Il “baratro fiscale” e i Re Magi

Siamo appena sopravissuti al “baratro fiscale” e questo evento è stato descritto da molti come una nuova nascita, spiega LORENZO ALBACETE, che può permetterci di non continuare a sbagliare

Sto scrivendo questo articolo il giorno prima del mio compleanno, precisamente il 6 gennaio. Questo giorno, in particolare nel mondo ispanico in cui sono nato, è caratterizzato dalla festività della Epifania, detta nel linguaggio comune “il giorno dei Tre Re”. Secondo la Scrittura, la Tradizione, e anche quanto dice il Papa nel suo ultimo libro sui racconti dell’infanzia (Benedetto XVI, L’Infanzia di Gesù), in quel giorno misteriosi visitatori provenienti da Oriente (avete notato che i visitatori misteriosi vengono sempre da Oriente?), seguendo una stella e poi guidati dalla interpretazione della Scrittura dei consiglieri teologici di re Erode, arrivarono di fronte al neonato Gesù e gli presentarono i loro doni, oro, incenso e mirra. Da quel giorno, i bambini aspettano i regali nel giorno dei Magi, come questi personaggi vengono chiamati e ci sono varie versioni su chi realmente fossero costoro. Per ricordare il loro arrivo, i bambini lasciano in giro dei contenitori vuoti per i Re Magi e perfino per i loro cammelli!

Questo è quanto si faceva a Porto Rico, dove sono nato e cresciuto. La cosa simpatica in questa tradizione è che erano i bambini a scegliere il contenitore in cui si aspettavano di trovare i regali lasciati dai Magi. E non mi pare di ricordare che vi fossero limitazioni alla grandezza dei contenitori, con qualche possibile difficoltà, per chi doveva mettere i regali, a trovare quello che si adattasse alla misura del contenitore scelta dal bambino. Un altro aspetto piacevole di questa tradizione è che i contenitori potevano essere messi ovunque attorno alla propria  casa, anche presso le abitazioni di gente che, magari, neppure si conosceva. Questa era l’atmosfera in cui sono nato nel giorno dopo i tre Re Magi. Inoltre, della mia nascita venne data una breve notizia sul quotidiano che si leggeva in famiglia, intitolata: I Tre Re hanno portato un bel dono alla famiglia Albacete. Il fatto è documentato! 

Perché ho scritto tutto questo? Perché siamo appena sopravissuti al “baratro fiscale” e questo evento è stato descritto da molti come una nuova nascita, che ci dà una  possibilità di evitare di continuare a fare ciò che abbiamo fatto finora, che ci ha portati in queste condizioni così pericolose. Ma, in particolare, mi ha provocato un articolo in cui si diceva che era stato Babbo Natale a lasciarci questo regalo.

Babbo Natale? Questo è stato un dono dei Re Magi. Il Presidente Obama, Bush prima di lui, e i legislatori con loro, hanno lasciato dietro di sé un enorme contenitore che deve essere riempito dai contribuenti; poi sono arrivati i Re Magi e loro si sono messi a discutere di come riempirlo. Alla fine, i Magi ci hanno lasciato una nuova chance, l’accordo di compromesso raggiunto in extremis a Capodanno. Tuttavia, devono essere ancora prese decisioni pesanti sul budget federale, e inderogabilmente entro febbraio. Vedremo, quindi, cosa succederà da qui ad allora, ma i Re Magi sono già ripartiti e anche Babbo Natale se ne è già andato.

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