Ogni giorno un santo. A casa nostra lo sappiamo bene perché tutte le mattine mia moglie ne dà pubblicamente notizia. Siccome non abitiamo più tutti sotto lo stesso tetto, talvolta l’annuncio viaggia via telefono o attraverso la chat di famiglia (sempre molto attiva). Una volta ricevevamo puntuali aggiornamenti anche su compleanni ed anniversari, ma per quelli ormai ci sono i social media. Invece rispetto ai santi l’interesse — e di conseguenza il giro di informazioni — scarseggia. Il santo del giorno lo conoscono in pochi. Da noi invece si sa. Oggi per esempio (ieri per voi che leggete) è san Francesco. Francesco e santa Caterina, patroni d’Italia. Una volta era una festività nazionale e lo sapeva anche il gatto (oltre al lupo d Gubbio). Tanti se lo ricorderanno ancora, ma chissà anche quanti non lo sanno.
L’altro giorno invece, 2 ottobre, era una festa particolare e per noi Maniscalco una ricorrenza molto sentita. Il 2 ottobre, dal lontano 1411, Santa Romana Chiesa celebra gli Angeli Custodi. Ho sempre amato gli Angeli Custodi da quand’ero piccolino. L’idea di qualcuno che mi tenesse sempre segretamente sott’occhio, con tutti i casini che combinavo senza tregua, mi rassicurava. E forse mi stavano simpatici anche perché delle preghiere che si recitavano con la mamma prima di dormire quella degli Angeli Custodi era l’unica in italiano. Molto più praticabile di quell’improbabile mix di latino e dialetto con cui si masticavano il Pater, l’Ave ed il Gloria. Per noi Maniscalco quel giorno, il 2 di ogni ottobre, riporta alla mente, agli occhi ed al cuore le immagini del drammatico intervento chirurgico d’urgenza cui venne sottoposto il nostro bambino che sembrò sul punto di tornarsene da dove era arrivato poco più di venti giorni prima. Il “bambino” oggi ha trent’anni, una moglie, un figlio, e quel figlio ha il suo Angelo Custode. Anzi, tanti Angeli Custodi cosi come gli altri sette nipoti che abbiamo ricevuto in dono (per ora…). Angeli Custodi di diversa natura, pure con i loro difetti, ma presenti: i nonni. Cos’altro sono i nonni?
Anche i nonni da un po’ di tempo hanno la loro festa. Lo crediate o no, fu un’invenzione americana. Come Abraham Lincoln aveva ceduto a Mrs. Hale rispetto a Thanksgiving, cosi Jimmy Carter accolse l’insistenza della signora McQuade, casalinga, madre di 15 figli e nonna di 40 nipoti. Cosi in Italia il 2 ottobre, nella giornata degli Angeli Custodi, si celebrano i nonni. Certo, nessun nonno è perfetto, ma anche gli angeli hanno avuto i loro problemi. Al catechismo non andavo mai, ma mi ricordo quell’immagine (e didascalia) di Lucifero sul libretto che mi avevano dato.
Dipende tutto dalla libertà, dalla gratitudine e dalla letizia con cui si vive il compito. Cambieranno le circostanze, mancheranno le ali, ma il compito della vita resta lo stesso. I nonni lo sanno, ma se lo possono dimenticare, cosi come il mondo si può dimenticare degli Angeli Custodi, di Francesco e di tutti i santi. Nonni e Angeli Custodi…. sembrano cose troppo semplici, cose da bambini. Qua ci sono guerre, elezioni, referendum…
Mi viene in mente quel “pensiero improvviso” di Sinjavskij: “Prima di impugnare il cucchiaio, il contadino cominciava col farsi il segno della croce e con questo solo gesto riflesso si legava alla terra e al cielo, al passato e al futuro”. Proprio come i nonni e gli Angeli Custodi.