La storia di Carlo Villarini, dal Codice Viola alla vita nel giro di 4 lunghissimi giorni: si apre così oggi la puntata de La Vita in diretta con un caso davvero miracoloso: due anni fa, 17 dicembre 2014, l’arrivo in ufficio e lo svenimento per un infarto, poi il trasporto in ambulanza e il vuoto totale. «Non ricordo nulla da quel momento fino al mio risveglio 4 giorni dopo: il cuore non batteva e io piangevo perché pensavo ai miei figli. Poi nel coma io ricordo che mi passavano davanti varie figure, e ricordo distintamente di tre santi, Santa Rita, Sant’Antonio e un terzo che non saprei dire bene. Ma mi invitavano incredibilmente ad andare avanti e a non darmi per perso». Storia incredibile di questo uomo che viene definito dal professore che l’ha curato, anche lui in studio davanti a Cristina Parodi, come l’uomo “morto due volte”: è stato sottoposto alla tecnologia specialistica del Codice Viola, ovvero di quel percorso salva vita negli attimi dopo l’infarto, quando fino a poco tempo fa si dava per morte certa. “Un cuore fermo per 4 giorni, una macchina che funzionava al suo posto e con la fatica della temperatura che non saliva e il coma rimaneva, Carlo non si svegliava”. Poi però il miracolo, improvvisamente si è risvegliato e il cuore ha comunicato a recuperare e il cuore è diventato poi autonomo: la rinascita o, come dice lo stesso medico Professor Massetti, la “resurrezione”.