In fuga da guerre e povertà, i migranti si portano con sé solo un carico di speranza. Ancor di più ne ha data il piccolo Christ, nato su un barcone. Spesso sono teatro di tragedia e morte, non nel caso che vi raccontiamo oggi. La guardapesca Aquarius, dell’associazione Sos Mediterranee, non ha accolto solo circa 860 migranti, salvandoli nel Canale di Sicilia, ma anche il piccolo Cristo. Dopo aver attraccato al porto di Brindisi, ha cominciato ad effettuare le operazioni di sbarco e identificazione, prima di cominciare a prestare assistenza agli stranieri. Tra loro anche il neonato, dato alla luce durante il viaggio. «Ogni nascita a bordo ci commuove e ci rende ancora più convinti della necessità della nostra missione», ha dichiarato Valeria Calandra, presidente di Sos Mediterranee Italia, sulla pagina Facebook della Ong.
A BRINDISI NAVE CON 860 MIGRANTI E IL PICCOLO CRISTO
L’ONG CHE HA SALVATO I MIGRANTI: “LA VITA È PIÙ FORTE”
«Riusciamo a immaginare quanto deve essere profonda la disperazione di una donna che si imbarca su un gommone quando sta per partorire? E che cosa sarebbe successo a lei e al suo bambino se i soccorritori non fossero arrivati in tempo?», i due interrogativi che ha posto Valeria Calandra nel suo messaggio social. Poi ha evidenziato la tragedia che si svolge quotidianamente nel Mediterraneo. Per questo la nascita in mare aperto e la sopravvivenza del neonato possono essere considerate un miracolo: «Ci dice che la vita è più forte, nonostante tutto». Intanto gli 860 migranti verranno smistati in Lombardia e Lazio per la gran parte, ma anche in Piemonte, Veneto, Toscana, in altre strutture della Puglia, in Emilia Romanga, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Molise e Umbria. A Brindisi l’ultimo massiccio sbarco risale al 30 giugno scorso, quando attraccò una nave con a bordo 402 migranti salvati nel canale di Sicilia. Tra questi 15 presentavano ustioni di secondo e terzo grado sul corpo.