Studenti di nuovo in piazza a Roma, mercoledì 22 dicembre. Si temono nuove manifestazioni di violenza anche perché i messaggi che arrivano dalle organizzazioni studentesche non sembrano molto concilianti.
“Quel che è successo il 14 non ci ha fermato: il nostro obiettivo saranno i palazzi del potere, la zona rossa. Sarà un assedio. La nostra risposta dopo quella giornata, sarà più forte, più amplificata”. Sono le parole della leadership dell’Unione Studenti. “La nostra risposta dopo quella giornata, sarà più forte, più amplificata. Il 22 non sarà la sola giornata di protesta. Inizieremo già da domani, per poi aumentare fino ad arrivare a mercoledì quando si voterà il ddl Gelmini al Senato”.
Le forze dell’ordine stanno da parte loro cominciando a organizzarsi. Il sindaco di Roma Alemanno fa sapere: “Il centro storico è già zona rossa e sarà rafforzato con la massima mobilitazione delle forze dell’ordine”.
La questura invece non rilascia particolari: “Ci sarà il massimo riserbo in merito ai dispositivi di sicurezza”. Si temono anche iniziative sporadiche già tra oggi e domani, in anticipo sulla manifestazione del 22: “C’è grande preoccupazione per la settimana prossima. Da lunedì a mercoledì ci saranno giornate critiche, durante le quali si potrebbero riproporre immagini simili al corteo di martedì scorso” ha detto Alemanno.
Il ministro gasparri che già aveva parlato della manifestazione proponendo una sorta di "arresto preventivo" degli elementi più pericolosi, oggi ai microfoni di Agorà ha aggiunto: "Voglio fare un appello: genitori, dite ai vostri figli di stare a casa. Quelle manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini. Vanno evitate".