Ha la sclerosi multipla e non può permettersi neppure la fisioterapia, perché percepisce una pensione di 501 euro al mese. È la denuncia di Samantha Calzavara, 41 anni, di Feltre (Belluno) che racconta con una lettera le difficoltà che sta affrontando. La malattia le è stata diagnosticata un anno fa, prima di allora Samantha guidava, andava a correre e lavorava in un bar. Adesso non può più fare nulla di tutto questo. Il tipo di sclerosi multipla che mi ha colpito difficilmente è gestibile con i farmaci – scrive – Mi aiutano sicuramente, ma fino a un certo punto. Le mie medicine sono la fisioterapia e la piscina». Samantha riesce ad andare in piscina due volte a settimana grazie all’aiuto di un’amica che le ha regalato l’abbonamento e grazie ai volontari che vanno a prenderla a casa. Intanto per legge la giovane donna avrebbe diritto a un ciclo di dieci sedute di fisioterapia, ma non bastano per le sue condizioni di salute. Ecco cosa scrive la donna: «Io percepisco una pensione Inps di 501 euro mensili. Ho un’invalidità dell’ 80%, e non arrivando al 100% non mi spetta niente di più. Come molti sono in affitto. Allora io mi chiedo: come fa una persona a vivere il quotidiano riuscendo a pagarsi anche le cure? Le terapie mi servono almeno tre-quattro volte la settimana, ma come faccio?». La donna ha dovuto scegliere tra percepire l’invalidità di 280 euro al mese o la pensione pagata con i contributi di 501 euro. È chiaro che non ha avuto dubbi sulla scelta. (Serena Marotta)