Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi prosciolti per difetto di giurisdizione; Monsignor Balda condannato a 18 mesi di carcere, Francesca Chaouqui a dieci mesi; assolto Nicola Maio ex collaboratore di Balda. E’ questa la sentenza emessa dal tribunale Vaticano sul caso cosiddetto Vatlileaks 2, il furto di documenti riservati della Santa Sede. In pratica i due giornalisti non sono stati definiti innocenti, ma semplicemente impossibili da giudicare dallo Stato Vaticano.
Una testimone ribalta quanto detto fino ad adesso sul terribile episodio che ha visto la morte di un profugo nigeriano ucciso a Fermo. La donna, che è stata intervistata dal quotidiano Il Resto del Carlino, lascia nome e cognome (Pisana Bachetti) dunque si rende responsabile pubblicamente delle sue parole. E’ anche l’unica testimone oculare di quanto successo. Dice la donna che Emmanuel ha reagito con inaudita violenza agli insulti dell’italiano, sostenuto dalla compagna, e che i due hanno addirittura raccolto un cartello stradale trovato per terra con il quale per almeno cinque minuti hanno ricoperto di botte l’uomo. A questo punto lui ha reagito con un pugno soltanto, ma che è stato fatale. Tutto da verificare naturalmente, la testimonianza, che come detto ribalterebbe quanto detto fino ad adesso. clicca su questo link per la notizia approfondita
Chiusura parziale del parlamento inglese in seguito a un allarme per “incidente chimico”. Secondo le prime informazioni che arrivano da Londra si tratterebbe del contenuto di un pacco inviato stamane, in seguito al quale sono state evacuate alcune zone dell’edificio e serrate le porte e le finestre. Non ci sarebbero persone ferite o colpite in qualche modo, sul luogo artificieri e agenti specializzati in questo tipo di operazioni. Oggi è l’anniversario degli attentati del 7 luglio in cui terroristi di Al Qaeda seminarono il terrore a Londra.
Si chiama Amedeo Mancini, l’uomo accusato di aver ucciso il profugo nigeriano a Fermo, dopo un litigio. Secondo le ricostruzioni, il Mancini, considerato un capo degli ultra della squadra di calcio locale, insieme a un amico aveva insultato la compagna del nigeriano e dopo le sue rimostranze lo hanno ucciso con un palo segnaletico staccato appositamente per colpirlo. Dopo essere stato indagato a piede libero, è stato adesso arrestato. Lui si è difeso dicendo che la coppia “guardava dentro a una macchina come se volessero rubarla”, una tesi assurda. Emanuel Chidi Namdi è morto dopo un’agonia di un giorno in ospedale. Il presidente del consiglio ha commentato su twitter: “Il Governo oggi a Fermo con don Vinicio e le Istituzioni locali in memoria di Emmanuel. Contro l’odio, il razzismo e la violenza”. I due nigeriani erano ospiti del locale seminario vescovile.
Inspiegabili al momento i motivi, i due si consideravano i migliori amici. Eppure l’altra notte qualcosa di imprevedibile difficile da catalogare come semplice lite è scattata a casa di di un 24enne di Vercelli. Era ospite un 23enne, una lite furibonda tanto che l’hanno sentita anche i vicini di casa, poi il 24enne Daniel Napolitano cerca di fuggire per le scale mentre “l’amico” lo insegue armato di un coltello, lo raggiunge e lo uccide. La follia del gesto è sottolineata dal tentativo di liberarsi dell’arma del delitto, buttando il coltello dalla finestra della sua casa, le forze dell’ordine lo ritrovano nel giardino pochi minuti dopo.
Un’operazione della Guardia di Finanza, ha permesso di sgominare una banda che agiva nella capitale lombarda, banda che otteneva appalti per importanti manifestazioni da tenersi in Lombardia, e che ha partecipato a vario titoli anche ai lavori correlati con l’esposizione universale 2015. A finire in manette 11 persone, per tutti l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a favorire gli interessi di cosa nostra. Unanime la preoccupazione degli organi giudiziari, spaventati della penetrazione degli interessi mafiosi nel settentrione d’Italia. L’operazione portata avanti dal Gico delle fiamme gialle, ha portato anche al sequestro di beni per un valore ancora da quantificare, ma che da alcune prime stime arrivano ad oltre due milioni di euro. I pm Sara Ombra e Paolo Storari, durante la conferenza stampa, hanno evidenziato come i soldi illeciti arrivassero con diverse modalità ad una famiglia mafiosa di Enna.
Non si placa la polemica sul ministro degli interni Angelino Alfano, dopo la conoscenza delle intercettazioni che vedono coinvolto suo padre e il parlamentare di NCD Marotta. La vicenda da giudiziaria, com’era prevedibile, si sta trasformando in una querelle politica, con le opposizioni che chiedono le dimissioni immediate del ministro, e con una fronda del Nuovo Centro Destra che vuole abbandonare l’esecutivo. Il padre del Ministro, allo stato attuale non risulta tra gli indagati, ma è bastata solamente l’allusione captata da una cimice dei finanzieri, ad eventuali pressioni del genitore di Alfano a dar fuoco alle polveri. Dalla sua Alfano commenta causticamente che l’indagine non è giudiziaria ma è meramente politica, nessuna dichiarazione invece giunge dal capo dell’esecutivo Matteo Renzi, che ha scelto in questa situazione di tenere un basso profilo.
Pochi minuti con la famiglia di Beau Solomon per esternare la sua vicinanza, ed è per questo che Papa Francesco ha voluto fortemente incontrare i familiari del giovane americano, ucciso nei giorni scorsi a Roma. L’incontro avvenuto prima dell’udienza generale del mercoledì, è servito ad alleviare il dolore dei genitori di Solomon, giunti nella città eterna per riportare indietro la salma del figlio. Sul fronte delle indagini continuano le ricerche dei giovani di colore, sospettati di aver derubato l’americano, mentre l’unico indiziato, Massimo Galioto italiano senza fissa dimora, resta in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni.
Si attendeva l’uscita dall’ospedale di Silvio Berlusconi, uscita avvenuta ieri e che adesso potrebbe portare ad un accelerazione della trattativa con i cinesi. Di fatto il Cavaliere non ha dato speranze ai tifosi rossoneri, indicando la “strada maestra” nella quale la dirigenza della squadra meneghina deve adesso procedere. Dello stesso avviso del padre Piersilvio Berlusconi, il vice presidente di Mediaset archivia gli anni di presidenza del padre, e sottolinea come rimarrà sempre un tifoso della squadra rossonera, le pressioni però sono troppo forti, soprattutto adesso che il padre è convalescente, ed è per questo che l’unica strada percorribile è quella della vendita, una vendita che per gli analisti avverrà prima dell’inizio del prossimo campionato.