Una valanga mortale sul Monte Bianco ha ucciso stamattina nove alpinisti. Si tratta di due alpinisti spagnoli, due tedeschi, due svizzeri e altri tre di nazionalità non identificata; 11 sono rimasti feriti e altri 4 ancora risultano dispersi. La tragedia è avvenuta intorno all’alba di oggi, proprio al confine tra Italia e Francia, sul Mont Maudit, la terza vetta più alta di quello che in realtà è un massiccio, il Monte Bianco. Il Monte Maudit misura 4.465 metri di altezza. E’ il territorio dell’Alta Savoia, sulla cosiddetta via dei tre monti e alle 5 e 20 una slavina si è staccata dalla montagna coprendo un fronte molto vasto che ha investito e coperto il percorso usato dagli scalatori e dove in quel momento si trovava il numeroso gruppo di alpinisti. La valanga li ha investiti e trascinati di sotto dove si trovano dei ghiacciai con alcuni crepacci aperti: qui al momento si stanno cercando degli eventuali dispersi che possono essere caduti dentro. I dispersi infatti potrebbero essere addirittura cinque: nel gruppo c’erano anche dei serbi. Il numero totale degli appartenenti al gruppo sarebbe stato di quattordici persone divise in sei cordate, ma si pensa possano essere stati anche di più. Quello di oggi sarebbe l’incidente più grave che si registra da molti anni a questa parte. Due elicotteri e dozzine di uomini con cani addestrati si sono recati sul posto. Il sindaco di Chamonix intanto è intervenuto spiegando che nessun bollettino meteo aveva previsto quanto poi successo, il rischio cioè di valanghe su quel percorso. La valanga è caduta sulla Via dei Trois Mont Blanc, così chiamata perché per raggiungerla occorre passare per il Mont Blanc du Tacul e il Monte Maudit (detto anche Mont Blanc de Maudit). Si tratta di un percorso sempre molto usato da turisti escursionisti ed è la pira volta che si registra una valanga di tali proporzioni proprio al momento del passaggio di persone. E’ stata aperta una inchiesta per determinare se ci possano essere eventuali responsabilità da parte di qualcuno, ad esempio l’aver lasciato che gli alpinisti si recassero su quel percorso pur sapendo del rischio di valanghe.
Siamo all’inizio della stagione estiva e molti saranno gli appassionati che si recheranno su percorsi di alta montagna come questo dove è avvenuta la valanga: il grande caldo di questi giorni potrebbe aver provocato la slavina.