La solita stranezza tutta italiana: nel parco archeologico di Pantelleria l’unico dirigente del sito è un alto funzionario che, di fatto, dirige solo se stesso. E, andando a indagare bene, non è il solo: un suo collega fa lo stesso nel parco della Morgantina (Enna) e idem un funzionario della sezione operativa di assistenza tecnica dell’assessorato all’Agricoltura a Busetto Palazzolo, in provincia di Trapani. L’anomalia siciliana la si legge nei numeri: i dipendenti regionali (a tempo indeterminato) sono 17.531 coordinati da ben 1.776 dirigenti (che presto diventeranno 1818). Insomma, la proporzione parla chiaro: 1 ogni 9. Rispetto alle altre regioni a statuto speciale la differenza è enorme: il rapporto altrove è di 1 ogni 19 (che già, a dire il vero, non è proprio pochissimo). Non è finita qui. Nello studio sul personale realizzato dal sito Livesicilia ecco venire a galla dati incredibili: il numero dei dipendenti di stanza a Palermo è di 7.647 unità, il doppio degli impiegati tutta la regione Lombardia. Anche i musei sono tristemente protagonisti: al “Pirandello “di Agrigento si contano 66 persone tra custodi e impiegati, mentre sono 68 al “Pietro Griffo”. Il dipartimento dei “Beni Culturali” vede quasi 250 stipendiati mentre quello “Acqua e Rifiuti”, addirittura, raddoppia, il corpo forestale della Sicilia è un vero e proprio esercito, mentre l’autoparco regionale è forte di “sole” 127 persone. Ma se fin qui si è preso in considerazione la massa dei lavoratori a tempo indeterminato, non deve certo passare sotto traccia i circa 28mila precari che prestano servizio nei vari comuni siculi. L’amministrazione Crocetta sta tagliando gli stipendi pagati dalla regione, ma aumentano nel contempo le pensioni: nel 2012 ne sono arrivate 580 nuove, portando il totale a 16.377.