Era lo scorso anno quando alcuni archeologi annunciarono di aver scoperto il villaggio di Betsaida, menzionato nei vangeli come il posto dove vivevano gli apostoli Andrea e Pietro prima di incontrare Gesù, dopo aver scoperto resti di costruzioni romane sotto a una chiesa di epoca bizantina. Secondo le antiche tradizioni, quella chiesa era stata costruita sopra la casa di Pietro e Andrea. Il ritrovamento diede credibilità al racconto di un pellegrinaggio fatto da un certo Willibad che nel 725 dopo Cristo si recò proprio in questi posti: fu lui a dire per primo di aver visitato una chiesa costruita sui resti della casa di Pietro e Andrea. In precedenza gli archeologi sostenevano che questa area ai tempi di Gesù fosse sommersa dalle acque del lago di Tiberiade che si trova poco distante dalla chiesa e dove Pietro e Andrea facevano i pescatori.
IL RELIQUIARIO DI BETSAIDA
Invece le scoperte dimostrano che la zona non era raggiunta dalle acque del lago, ma era sulle rive. Secondo gli studi del dottor Notley del Nyack College, quanto ritrovato sotto la chiesa dimostra che la zona di el-Araj sarebbe proprio il villaggio di Betsaida dove vivevano i due apostoli. Tra i tanti ritrovamenti anche un contenitore di pietra liscia lavorata che si trovava all’interno della chiesa bizantina: secondo gli studiosi questa sorta di scatola in pietra avrebbe contenuto i resti di Pietro, Andrea e Filippo. Si tratta di un largo blocco di basalto che pesa circa 300 chilogrammi on tre zone scavate a mano, che potrebbe essere stato usato come reliquiario. Se fosse così, dice lo studioso, avrebbe potuto contenere reliquie dei tre apostoli posto sotto all’altare della chiesa.