-Il giorno di Santo Stefano è stato caratterizzato dall’alta pressione più o meno su tutta l’Italia. Secondo le informazioni in possesso del portale specializzato “ilmeteo.it”, l’anticiclone caratterizzato da estrema siccità non abbandonerà l’Italia almeno fino all’arrivo del 2016. Dopo Capodanno, ma secondo alcuni esperti addirittura a ridosso dell’Epifania, assisteremo alla tanto attesa “svolta” che porterà con sé l’arrivo dell’inverno vero e proprio. Gennaio dovrebbe essere caratterizzato dunque da “aria gelida di estrapolazione russo-siberiana”, figlia di un’alta pressione che si innalzerà verso il mar Baltico. Il freddo e l’inverno sono dunque alle porte: non resta che godere degli ultimi sprazzi di bel tempo, e di un finale di 2015 entrato nella storia per la mitezza delle temperature.
Non verrà ricordato di certo come il Santo Stefano più nevoso nella storia d’Italia, ma questo 26 dicembre 2015 è stato clemente con gli amanti della montagna e degli sci concedendo, soprattutto sulle Alpi, diverse possibilità per sfruttare le varie piste presenti in altura. Gli impianti dell’Alta Badia, dell’Alpe Cernis, dell’Alta Pusteria e dell’Alpe di Siusi sono infatti aperti nonostante la penuria di nevicate che sta caratterizzando queste festività 2015. Si scia anche ad Auronzo di Cadore e a Bormio, così come a Cortina, a Courchevel e a Cervinia. Ma attenzione, non soltanto al Nord è possibile sfruttare la propria attrezzatura sciistica: anche sull’Appennino toscano, ad esempio sull’Abetone, in provincia di Pistoia, è possibile divertirsi sulle piste innevate insieme ad amici e parenti. Insomma, se le previsione del sito specializzato “ilmeteo.it” saranno confermate, la vera svolta all’insegna del freddo dovrebbe verificarsi a ridosso dell’Epifania, ma fino ad allora, neve con parsimonia da godere sulle Alpi e non solo.