A Milano da oggi a mercoledì vedremo il blocco totale del detraffico. L’allarme smog ha obbligato a questa scelta che alcuni non hanno accettata, ma che si è resa necessario per il livello troppo alto di PM10 nell’aria. Una scelta he ha portato numerosi esponenti politici a dare un opinione secca. Tra quelli che hanno parlato c’è anche Giuseppe Sala candidato alle primarie per il centro sinistra in vista delle prossime elezioni amministrative. Questo ha sottolineato a Sky Tg 24: “Questo è un inverno anomalo. E’ stato quindi doveroso arrivare a questo tipo di provvedimento. Non fermiamoci qui però, nel breve non si può risolvere nulla. Bisognerà parlare molto di mobilità e ambiente. Questo è un tema chiave e abbiamo le idee su cosa fare per migliorare la situazione a lungo termine. La città di Milano è vivibile, ma bisosgna mettere i cittadini in condizione di viverla sempre”.
Mentre a Milano è terminato il blocco del traffico, Maurizio Martina interviene sul tema dell’emergenza smog. Il ministro delle Politiche agricole, intervistato dall’Adnkronos, spiega che bisogna cercare di superare gli interventi emergenziali per costruire politiche di medio e lungo periodo. “Bisogna avere la costanza di pianificare azioni e impegni ovunque, sul fronte istituzionale per fare in modo che si dispieghi una strategia complessiva”, ha detto. Occorre quindi che enti locali e Stato centrale abbiano un unico piano d’azione. “Mi sembra che lo sforzo del ministro Galletti, in queste ore, vada proprio in questo senso”, ha aggiunto Martina.
Si sa che più che un blocco del traffico, contro l’inquinamento e l’eccesso di polveri sottili nell’aria sarebbero di grande e più rapido aiuto pioggia e vento. Andrea Giuliacci, meteorologo del Centro Epson Meteo, ha spiegato a Lapresse che non bisognerà aspettare condizioni meteo in questo senso favorevoli prima di mercoledì pomeriggio. “Non avremo una pioggia – ha detto – in grado di pulire l’aria dalle sostanze inquinanti, ma la riduzione dell’alta pressione che schiaccia gli inquinanti verso il basso porterà a una loro diluizione, distribuendoli su uno strato più ampio”. Il grande problema, evidenziato anche da studi del Cnr, è che stanno diminuendo le piogge moderate. La quantità complessiva di pioggia in un anno è costante, ma la frequenza di precipitazioni si è ridotta. Giuliacci ha anche detto che la scelta di bloccare la circolazione dei mezzi ha senso, perché permette di non aggravare la situazione e di limitare i danni.
Sta per terminare la prima giornata di blocco del traffico a Milano. Ma le polemiche continuano a montare. Riccardo De Corato, vice presidente del Consiglio comunale, evidenzia come Milano sia l’unica grande città della pianura padana a fermarsi. E che lo stop totale non convinca né gli ambientalisti, né altri sindaci del centrosinistra di altri capoluoghi, come Fassino a Torino. L’ex vice sindaco fa anche notare che “negli uffici comunali ci sono oltre 24 gradi” e che quindi “Pisapia fa ancora il campione di demagogia”. Il primo cittadino milanese finisce quindi ancora una volta al centro delle critiche.
Il blocco totale del traffico a Milano sta facendo notizia in tutta Italia perché è il primo provvedimento duro in questo mese di dicembre anomalo di emergenza smog, tra le grandi città italiane. Il capoluogo milanese dunque si ferma, entra in vigore il blocco totale dalle 10 alle 16, che durerà anche domani e mercoledì 30 dicembre. Anche ieri purtroppo le particelle Pm10 hanno sfiorato il limite di 50 microgrammi al metro cubo in varie zone della Lombardia: secondo i dati di Arpa le centraline hanno registrato i 63 microgrammi nella centrale di via Senato, 60 in via Verziere e 57 nella zona di via Pascal. Con ieri purtroppo si è registrato il 33esimo giorno consecutivo di superamento della soglia consentita per legge, il 98esimo dall’inizio dell’anno e le previsioni del tempo di certo non tranquillizzano. Secondo Arpa, anche oggi a Milano sia l’alta pressione che le condizioni meteo non sono favorevoli all’accumulo degli inquinanti e non si prevedono grandi variazioni prima del prossimo fine settimana.
Lo smog sta creando di fatto un caso politico, con blocco del traffico a Milano che intanto è partito da due ore per la prima di tre giornate consecutive di lotta dura contro l’inquinamento, ma con tutta Italia impegnata con misure che tentanti di combattere il livelli troppo alti di Pm10 e altre particelle inquinanti. Un caso politico dopo che Grillo e Salvini, su tutti, hanno alzato varie polemiche contro le amministrazioni comunali per il lavoro considerato troppo debole e a volte anche dannoso per i cittadini in questo periodo particolare. Reagisce alle polemiche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: dalle colonne di Repubblica attacca a sua volta definendo “meri attacchi politici” le critiche piovutegli addosso. «L’emergenza intanto non riguarda solo Milano e nemmeno l’Italia, mi chiedo se chi parla abbia un’idea di quello che succede nel mondo e a causa di un inverno eccezionalmente asciutto. Ma forse è troppo impegnato a fare propaganda a ha un unico interesse: non risolvere i problemi ma guadagnare qualche voto», molto duro così il sindaco di Milano infastidito dal caso politico creatosi attorno allo smog. Per quanto riguarda il blocco del traffico partito oggi (dalle ore 10 alle 16), Pisapia risponde in questo modo: «È una risposta ad una emergenza eccezionale, va a sommarsi all’impegno serio e costante del Comune che in questi anni è stato lasciato a combattere da solo proprio da tutti coloro che oggi dichiarano e commentano».
Partita la tre giorni a Milano di blocco totale delle auto e di tutti i veicoli a motore, per via dello smog alle stelle che sta investendo un’Italia in cui la pioggia sembra scomparsa, con gravi conseguenze sulle grandi città per l’inquinamento davvero ad alti livelli. Il governo, tirato in ballo da Salvini e Grillo in questi giorni per via delle decisioni troppo soft contro i problema ambientale, reagisce con le parole del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che difende le scelte del governo Renzi sulla questione ambiente. «Meno emissioni dai trasporti e dalle abitazioni, con la Stabilità 2016. Nella legge di Stabilità 2016, infatti, ci sono diverse misure di politiche di sostenibilità, con un carattere innovativo, che il Governo ha voluto, sostenute dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che possono contribuire all’abbassamento delle emissioni in Italia. Sono in linea con Cop 21 e con altre azioni diffuse dell’Esecutivo». Sono inoltre aggiunte alla Legge di Stabilità l’edilizia, le riqualificazioni energetiche, le detrazioni al 65% che riguardano nn solo le abitazioni private ma anche l’edilizia residenziale pubblica e i condomini, in un grande provvedimento che vede la questione energetica posta al primo posto, commenta sempre il ministro Delrio.
Parte oggi il grande blocco totale del traffico a Milano e dintorni, fino a mercoledì 30 dicembre 2015 per via dei livelli di altissimo grado di smog, con le polveri sottili Pm10 a record storici, quasi 100 giorni ormai. Ma oltre a Milano, ci sono anche altri comuni che hanno aderito al blocco totale antismog, negli orari 10-16 per questi tre giorni: ecco l’elenco completo. Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Paderno Dugnano, Cusan Milanino, Sesto San Giovanni, Cerusco sul Naviglio e Settimo Milanese. Son ben 12 i comuni dunque oltre a Milano, mentre a Rho lo stop ci sarà ma solo domani e mercoledì, con gli medesimi orari però. Chi potrà circolare saranno invece i mezzi di soccorso, le forze dell’ordine e i mezzi publbici, ma anche veicoli elettrici, ibridi plug-in, ibridi range-extended e infine Car sharing e veicoli con pass valido per i disabili.
La notizia è curiosa ma in un periodo di grave allerta smog, con blocco traffico a Milano, le targhe alterne a Roma, e con i blocchi anche a Torino, Napoli, Frosinone e Bergamo. Ma la notizia curiosa arriva con l’avvicinarsi del capodanno: cosa contraddistingue infatti l’ultimo dell’anno? Gli amati e discussi allo stesso tempo botti di fine anno potrebbero avere un motivo per dar fastidio quest’anno di altissima criticità d’inquinamento. Secondo il leader dei Verdi di Roma, Francesco Tanasi, «Sono pericolosi tutti i botti, non solo quelli illegali, ma anche quelli legali usati correttamente. Al di là degli incidenti provocati da un uso improprio dei fuochi d’artificio, infatti, anche quelli perfettamente esplosi, senza inconvenienti, provocano un pericoloso aumento delle polveri sottili», riporta l’Adnkronos. Ecco, magari sembra esagerata, ma in un momento molte città vivono l’emergenza PM10 e polveri sottili, gli allarmi si moltiplicano.
In un post sul blog di Beppe Grillo, il comico e fondatore del Movimento Cinque Stelle inveisce per il blocco del traffico a Milano, e in generale con tutti i provvedimenti contro lo smog da parte del governo, puri palliativi per una emergenza che non si vuole vedere fino in fondo, riferisce il genovese. «Il 2015 si chiuderà secondo l’Istat con 68.000 morti in più rispetto al 2014. Come ai tempi delle grandi guerre. Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l’assedio di nemici silenziosi. Lo smog le sta rendendo sempre più simili a Pechino». Ma non finisce qui, la colpa viene poi gettata sul governo secondo Beppe Grillo, quando dice «Premier e ministri sono una sciagura per il Paese, il prezzo della loro spocchia la stiamo pagando col sangue», afferma con toni eccessivi e provocatori il fondatore M5s.
In queste ore, ormai settimane di emergenza smog in Italia, dopo provvedimenti come blocco del traffico, targhe alterne e misure coercitive contro l’inquinamento, anche il Governo ovviamente si sta attrezzando per cercare di combattere lo smog in ogni sua forma. Arrivano oggi, in una dichiarazione riportata all’agenzia Adnkronos, le parole di un esponente del governo, Gianfranco Librandi di Scelta Civica che afferma «È inutile discutere su quali misure siano più efficaci per ridurre l’inquinamento delle città italiane: blocco del traffico, targhe alterne o altri interventi del genere sono semplici palliativi che danneggiano i cittadini senza risolvere il problema». Ma il centrista affonda ancora il colpo quando afferma che bisogna avere il coraggio di promuovere in maniera decisa «la decisione per lo sviluppo e la diffusione delle automobili elettriche». Conclude poi con provvedimenti che servirebbero anche e soprattutto come governo: «occorre un piano di diffusione delle stazioni di ricarica, che dovrebbero diventare capillari e comuni come i distributori di benzina. E c’è bisogno di agevolare fiscalmente l’acquisto delle auto elettriche».
Un grave problema quello dello smog a Milano che ha costretto il blocco totale del traffico nei prossimi tre giorni: qui sotto trovate tutte le specifiche dello stop antismog del comune di Milano, ma intanto consultando un esperto in materia come Antonio Ballarin Denti, qui al Sussidiario abbiamo chiesto un’analisi sui blocchi del traffico che caratterizzano queste ultime settimane. Di fronte a questa situazione il blocco del traffico è una soluzione adeguata? «Se il blocco del traffico fosse fatto in tutta la valle Padana sicuramente consentirebbe notevolissimi miglioramenti, mentre fatto in modo spot produce dei risultati limitati. Con una concentrazione di PM10 pari a 80 microgrammi al metro cubo, il blocco del traffico la fa scendere a 70. Secondo gli epidemiologi, questi 10 microgrammi in meno si traducono in qualche decimo di punto di morti premature in meno». Ma si può dunque dire che questo è un risultato soddisfacente? Il Dottor Balarino ha risposto che scendere da un livello pessimo a uno un po’ meno grave produce notevoli miglioramenti nella salute della popolazione. «Un provvedimento di limitazione del traffico locale, anche se fa poco, migliora comunque lo stato di salute della popolazione. Quindi non è un provvedimento strutturale né qualcosa che risolve il problema alla radice, ma se iniziassero ad attuarlo gruppi di Comuni o Regioni il miglioramento ci sarebbe». Clicca qui per leggere l’intervista integrale sul nostro sito.
Un blocco del traffico anche a Bergamo? Non proprio, il provvedimento della provincia lombarda ha deciso di non farne uno totale per ogni veicolo ma di inserire un particolare blocco a targhe alterne, sulla scia di quanto fatto da Roma nelle settimane scorse e anche per domani e dopo. Il comune di Bergamo ha dunque deciso per martedì 29 dicembre e mercoledì 30 lo scatto delle targhe alterne (prima si stoppano le dispari e mercoledì le pari) per cercare di combattere il livello di smog che anche in una zona vicino ai monti soffre degli stessi problemi delle altre grandi città italiane. La misura verrà poi replicata il prossimo 4 e 5 gennaio 2016 e sarà in vigore dalle 7.30 alle 12,30 e poi dalle 14.30 alle 19.30. Oltre a questo provvedimento, continua il blocco forzato invece per tutte le auto Euro 0, 1 e 2 e abbassamento di un grado delle temperature degli impianti di riscaldamento, con riduzione del numero di ore di utilizzo.
Da domani mattina inizia lo stop antismog a Milano e sarà permanente per tre giorni: è blocco totale del traffico, ha deciso il comune prima di Natale, con gli orari che andranno dalle 10 alle 16 da lunedì fino a martedì, per tutti i veicoli a motore e mezzi privati. Un divieto di circolazione per ordinanza comunale che però prevede alcune eccezioni per quanto riguarda le zone dove si potrà circolare nei prossimi giorni durante gli orari dello stop contro l’inquinamento: si potrà circolare in tutti i tratti di collegamento tra il confine comunale e i vari parcheggi distribuiti sul perimetro della città milanese, ovvero Maciachini, Comasina, Cascina Gobba, Forlanini, San Donata, Bisceglie, Lampugnano, Molino Dorino e San Leonardo, Famagosta, Viale Ripamonti fino al capolinea del 24 e viale Jemolo fino al capolinea della 63. Oltre quelle aree scatterà invece la multa per infrazione per qualsiasi veicolo venisse controllato e non rispettasse l’ordinanza. Per avere maggiori dettagli e per leggere l’intera ordinanza potete cliccare qui.
Le vacanze di Natale arrivano nel momento giusto con il blocco traffico che orami in molte città viene adottato in questo periodo di forte allarme smog in tutta Italia: con molta gente lontano dalle città, attuare il blocco totale del traffico come ha fatto Milano per i prossimi tre giorni – da domani fino a mercoledì 30 dicembre – è meno complesso perché va ad intaccare meno cittadini di un periodo normale di lavoro. Detto questo, i disagi restano per via delle 6 ore al giorno di blocco antismog che cerca di combattere l’inquinamento arrivato davvero a livelli record in questo dicembre: in molti esperti assicurano che i blocchi servono, le misure antismog sono essenziali ma se non arrivano pioggia e vento tutto questo sforzo titanico sarà piuttosto sterile. Infatti, una volta che l’aria è intasata di smog, i blocchi possono ridurre il rischio di nuovo inquinamento ma non possono far molto per quello giù presente, per quello servono una forte opera di pulizia che può darla realmente solo la pioggia e il vento che vengono attesi come non mai in questo anomalo inizio di inverno.
Le condizioni di eccessivo inquinamento hanno obbligato a una decisione alquanto singolare con il blocco totale del traffico per tutti i veicoli e auto a motore nella città di Milano nei giorni 28, 29 e 30 dicembre. Una scelta che è stata imposta per una situazione che fa veramente preoccupare e che nonostante riguardi anche Roma ha portato la capitale a ritirare la stessa scelta per poi decidere di passare alle targhe alterne. I valori della qualità dell’aria comunicati dall’Arpa, Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente, sono veramente difficili da non considerare. Pensare che il PM10, materia particolata, supera i limiti in quattordici delle venticinque zone/comuni analizzati raggiungendo addirittura il valore 85 µg/m3 rispetto ai 50 consentiti nella giornata del 25 dicembre 2015. La speranza è quella che tre giorni di blocco possano dare la possibilità all’aria di smaltire un po’ di questo pericolosissimo particolato. Ovviamente ci saranno delle eccezioni legate ai servizi di emergenza e alle forze dell’ordine oltre ai veicoli autorizzati per motivi giustificati previa concessione scritta..