E’ stata bloccata temporaneamente negli Stati Uniti da un giudice l’applicazione del decreto del presidente Trump che stabiliva restrizioni all’ingresso negli Usa di cittadini provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana. La pronuncia, come riporta La Repubblica, è stata fatta dal magistrato di Seattle James Robart e sostiene che l’ordine esecutivo che vieta l’ingresso dei migranti non è basato su fatti concreti. Ora quindi l’efficacia dell’ordine esecutivo di Trump viene sospesa in attesa dell’esito del procedimento. Non si è fatta attendere la risposta della Casa Bianca che ha fatto sapere tramite i social network che il dipartimento di Giustizia intende presentare “al più presto possibile” un ricorso contro la pronuncia del giudice.
Nonostante le fortissime proteste della base del movimento, nonché quella di tanti parlamentari del partito, Virginia Raggi non ha intenzione di dimettersi. Il primo cittadino della “citta capitolina” oggi ha dichiarato che per lei basta la fiducia del vertice del movimento, vertice che tramite il blog di Grillo la difende. Intanto emergono nuovi particolari su quello che pare essere diventato il “fronte caldo” che ha investito il primo cittadino, e cioè quello che ruota attorno alcune polizze vita, pagate dal capo della sua segreteria. Gli investimenti finanziari sono 2, per un valore di 33.000 euro, essi possono essere stipulate anche senza che la beneficiaria ne sia al corrente, e sono stati giustificati dallo stesso Romeo durante la loro redazione, con una presunta “relazione sentimentale”, particolare che ha fatto sorridere la Raggi, che quando l’ha saputo dagli investigatori, si è detta “sorpresa e divertita”. La procura inoltre oggi ha comunicato, che le polizze non sono oggetto di indagine penale.
Decisa la linea di intervento della procura di Vasto, competente delle indagini sull’omicidio di Italo D’Elisa, il giovane di vent’anni ucciso da Di Lello per vendetta, dopo che il giovane aveva ucciso in un incidente stradale sua moglie. Oggi il procuratore capo, che ancora non ha consegnato il fascicolo al GIP, parlando con i giornalisti ha sottolineato che il suo ufficio procede per “omicidio volontario” escludendo qualsiasi attenuante, se non quelle “generiche” previste per il fatto che Di Lello era incensurato. La linea di condotta è importante per decidere la pena a cui andrà incontro il giovane, che in questo caso in assenza di rito abbreviato, può arrivare finanche all’ergastolo. La difesa intanto di Di Lello sembrerebbe puntare sulla “seminfermità mentale”, uno stato che avrebbe impedito all’omicida di capire ciò che realmente stava compiendo.
Un poliziotto di 29 anni è morto nella notte durante un inseguimento nel lecchese, quando durante una colluttazione con un cittadino moldavo è precipitato da un cavalcavia alto una decina di metri. L’agente Francesco Pischedda era di pattuglia, quando insieme al suo collega ha intimato l’alt ad un furgone, il mezzo non si è fermato, anzi ha cercato di fuggire e ne è nato uno spericolato inseguimento sulla superstrada 36. Qui il furgone è entrato in testa coda e si è fermato, Pischedda immediatamente sceso dall’autopattuglia si è lanciato all’inseguimento dell’autista, raggiuntolo ne è nato una colluttazione e i due sono precipitati dal cavalcavia. Per il poliziotto immediatamente soccorso non c’è stato nulla da fare, troppo gravi le fratture riportate nell’impatto. Il moldavo è invece ricoverato in “prognosi riservata”.
Sara anche questa una nomina che farà discutere, quella operata dal presidente americano Trump che ha scelto il numero due della CIA. La scelta di Trump di è appuntata su Gina Haspel, 60 anni una mente storica dell’agenzia, già al centro nel passato di furiose polemiche per aver diretto uno dei primi centri di reclusione fuori dai confini USA, dove si praticava la tortura. La nomina è indicativa di quanto Trump abbia a cuore le posizioni del suo predecessore, che aveva espressamente vietato la tortura, d’altronde il magnate americano subito dopo la sua elezione aveva dichiarato che “la tortura funziona”.
Una banale influenza quella che ha colpito Andrea Barzagli, ma che lo ha tenuto lontano dai campi di allenamento, e che potrebbe far saltare al forte difensore l’atteso derby d’Italia, quel Juve – Inter che rappresenta il posticipo domenicale della prossima giornata di campionato. Allegri a questo punto avrà solo domani per decidere se dare fiducia al difensore della nazionale, o concedere la maglia da titolare a Benatia al suo ritorno dalla Coppa D’africa. Sul versante d’attacco il mister di Livorno sembra orientato a confermare la Juve a trazione anteriore, con la presenza di tutti e tre gli attaccanti di ruolo. Da parte nerazzurra scontata la presenza di Icardi, con Pioli che deve decidere però a chi dare fiducia nel ruolo di esterno sinistro.
Un bel ritorno quello di Arkadiusz Milik che domani è stato convocato da Sarri per la trasferta di Bologna. Il centravanti polacco si è allenato infatti in gruppo per tutta la settimana, e anche senza il ritmo partita scalpita per giocare almeno una decina di minuti, minuti importanti per testare non solamente il ginocchio operato, ma finanche la sua tenuta mentale. L’obiettivo dei sanitari napoletani è infatti quello di averlo al top per la sfida contro il Real, sfida che si giocherà il prossimo 15 febbraio. Milik manca dal campo da oltre quattro mesi, il forte giocatore si è infortunato infatti al ginocchio durante la gara di qualificazioni ai mondiali Polonia – Danimarca, tenutasi nell’ottobre scorso.
Gli organizzatori sono stati costretti a cancellare una delle tappe più belle del Dubai Tour di ciclismo, stante l’arrivo di una paurosa tempesta di sabbia con raffiche di vento di quasi 200 chilometri orari. La tappa che già era stata rimodulata, viste le previsioni meteo, non sarà recuperata a causa dei tanti impegni degli atleti. La corsa organizzata dal Dubai Sports Council è una delle più belle degli Emirati, e oltre a portare il ciclismo in medio oriente serve per testare lo stato di forma degli atleti, poco prima dell’apertura della stagione ufficiale. In classifica dopo la cancellazione della tappa comanda sempre il tedesco Marcel Kittel. Il tour si concluderà domani, con il gruppo atteso da un magnifico circuito nella città di Dubai.
Ottimo esordio quello dell’Italia del tennis nell’importante coppa Davis, dove gli azzurri stanno giocando con i detentori del trofeo, l’Argentina. Nella prima partita il nostro portacolori Paolo Lorenzi ha battuto grazie a un doppio 6-3 il forte Graziano Pelle, portando la nostra squadra sull’1 a 0. L’incontro che si è tenuto presso il Parque Sarmiento di Bunos Aires è durato quasi due ore e mezzo, tempo che ha visto il nostro giocatore avere nelle mani sempre il pallino del gioco. Nel prossimo incontro Andreas Seppi sfiderà Berlocq, sante l’infortunio di Fabio Fognini, tenuto a riposo dal tecnico Barazzutti per un forte attacco di Gastroenterite.