Mentre è in corso lo sciopero del 12 maggio in tutto il settore pubblico d’Italia, specie per scuola, sanità e amministrazioni locali, oggi doveva essere anche il giorno dello sciopero nazionale aerei per Alitalia (dovuto alle note vicende dell’azienda in crisi nera e in ricerca di un nuovo salvataggio). È stato però sospeso quello sciopero, frutto del differimento del 21 aprile scorso: nel frattempo, all’incontro di ieri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, «le organizzazioni sindacali Confael Assovolo Trasporto Aereo, Usb Lavoro Privato e Cub Trasporti hanno deciso di sospendere gli scioperi proclamati proprio per la data del 12 maggio», riporta la Nota del Ministero di questa mattina. La situazione dunque per il traffico aereo resta regolare, tranne per gli aeroporti di Torino e Bologna: personale soc. Aviapartner all’aeroporto Torino Caselle con sciopero di 24 ore, idem per il personale soc. Aviation Service dell’aeroporto di Bologna, anche qui fino alla mezzanotte di oggi. Come riportano i sindacati che hanno indetto lo sciopero, «fasce orarie garantite, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati».
Nuovo sciopero per la giornata di oggi 12 maggio 2017, questa volta sul settore del Pubblico Impiego dopo che la giornata di ieri ha visto protagonisti in negativi i mezzi a Roma Capitale. Il sindacato Fsi-Usae ha indetto uno sciopero di 24 ore di tutto il personale delle pubbliche amministrazioni, con vari sit-in di protesta a livello locale. Lo sciopero del pubblico impiego provocherà alcuni disagi e disfunzioni nei servizi per i cittadini, con possibili disservizi in particolare presso uffici pubblici, scuole, comparti PA e anche vari ambiti del sistema sanitario nazionale. Nel caso di ospedali e cliniche, come prevedono le norme vigenti, saranno garantiti i servizi minimi essenziali: tra di questi ovviamente ci saranno pronto soccorso, i servizi di trasfusioni, le urgenze e i vari trapianti di organi. Per quanto riguarda le scuole e gli uffici comunali e locali, il grado di disservizio sarà commisurato al grado di adesione del personale allo sciopero di oggi.
L’intento avanzato dal sindacati Fsi-Usae (Federazione dei sindacati indipendenti) per lo sciopero del Settore Pubblico Impiego proclamato oggi, venerdì 12 maggio, riguarda principalmente il grave tema del precariato e degli aumenti mancati agli stipendi. «Porre fine al precariato nel pubblico impiego e ha quantificato in 250 euro medie pro-capite mensili gli aumenti contrattuali necessari per un reale adeguamento delle retribuzioni al costo della vita nel nostro paese», scrivono i sindacalisti in una nota pre-sciopero promosso in tutto il Paese. Il caos sui contratti statali e sul mancato aumento ha scatenato un problema parallelo anche sul lavoro privato: «mentre i lavoratori della pubblica amministrazione avevano gli stipendi bloccati per legge, le categorie del lavoro privato si accingono alla sottoscrizione del triennio 2016-2018 dopo che hanno già goduto di rinnovi contrattuali relativi ai trienni 2010-2012 e 2013-2015, con rivalutazioni che complessivamente porteranno gli aumenti delle loro buste paga a oltre 300 euro»