Lo scandalo Vitaldent è fra le inchieste più importanti delle ultime settimane di Striscia la Notizia che è tornata ad occuparsi della vicenda ancora una volta. L’inviato Valerio Staffelli già qualche settimana fa aveva sottolineato come secondo la Legge sarebbero vietati gli acquisti dei macchinari medici per tutti coloro che non dimostrino l’iscrizione agli albi degli esercenti delle professioni sanitarie. La maggior parte degli studi Vitaldent, nonostante siano S.r.L., facevano capo ad Ernesto Colman, uno dei dirigenti arrestati in Spagna qualche mese fa. Colman non è un medico e quindi non è iscritto a nessun albo dell’ordine sanitario. In questo caso l’acquisto, per Legge, non dovrebbe essere consentito, cosa che in realtà non è avvenuta. Inoltre l’inviato Staffelli ha sottolineato come tutti gli studi Vitaldent, come per esempio quelli dentistici, hanno chiuso tutti con un bilancio in rosso. Per esempio lo studio dentistico di Roma ha chiuso con -453 mila euro, quello di Genoa a -213 mila euro ed in modo simile hanno chiuso anche gli studi di Milano, Frosinone, Verona, Pavia. L’elenco potrebbe andare avanti all’infinito visto che tutti gli studi dentistici con marchio Vitaldent hanno questo tipo di comportamento finanziario. Facendo una ricerca, Staffelli ha scoperto che gli studi Vitaldent che sono stati chiusi non sono pochi e le motivazioni date sono tutte diverse. Per esempio uno studio dentistico di Milano ha chiuso i battenti perché i titolari sono scomparsi. Lo studio di Torino è stato invece chiuso dai Nas dopo aver scoperto che il medico preposto curava i pazienti senza aver alcun titolo per svolgere la professione dentistica. A Busto Arstizio lo studio Vitaldent è stato chiuso per un altro caso di scomparsa, a causa di una misteriosa sparizione del dentista. Anche in questo caso i pazienti hanno continuato a pagare per le prestazioni che alla fine non hanno ricevuto. Questo particolare è dovuto al fatto che il pagamento negli studi veniva effettuato in anticipo, ancora prima quindi di ricevere le cure richieste. Il problema si aggiunge all’eventualità, non remota, che le cure prestate da Vitaldent arrivino invece anche a danneggiare in modo più o meno permanente i pazienti, come è accaduto a molti. Ma quali sono quindi le tutele dei pazienti, a che cosa si possono appellare in caso di danno? Il dottor Roberto Cappiello, delegato della ADUC, ha elencato i passaggi da effettuare in questi casi. Si parte innanzitutto con una diffida ad adempiere con cui si intima allo studio dentistico di restituire il denaro versato oppure di terminare le cure previste. Il preavviso concesso deve essere di almeno 15 giorni e nel caso in cui lo studio dentistico non dovesse adempiere ai propri obblighi o procedere con il rimborso, il contratto con lo studio dentistico si può considerare nullo. Clicca qui per vedere il servizio di Striscia la Notizia su Vitaldent.