La vicenda del cavalcavia crollato a Lecco, che ha provocato la morte di una persona rimasta schiacciata da un tir sulla ss36 ad Annone Brianza, è stata raccontata a Il Giorno da uno dei sopravvissuti alla tragedia. Roberto Colombo, 34 anni, si è salvato per questione di attimi:”Ho visto il viadotto cedere e l’autotreno piombare di sotto. D’istinto ho frenato, mi sono spostato sulla corsia alla mia destra e mi sono accovacciato sui sedili, è stata questione di un attimo e di pochi centimetri, se avessi esitato non potrei raccontarlo. Ho impiegato qualche secondo per rendermi conto di essere ancora vivo. Un miracolato, mi sono sentito un miracolato. “Il Signore e gli angeli custodi esistono”, mi sono detto”. Roberto Colombo si è anche reso protagonista di un gesto eroico salvando il camionista romeno intrappolato nel tir:”Mi sono arrampicato sino alla cabina, ha aperto la portiera, l’ho liberato dalle cinture di sicurezza e l’ho tirato fuori. Lavoro come meccanico di autobus in una società di trasporti pubblici di Lecco, ogni tanto mi capita di guidarli i pullman e ho compreso come si sentisse quell’uomo, quasi un collega, che continuava a ripetere «Aiutami, aiutami, tirami fuori di qui, ti prego». ”
Martedì prossimo riaprirà la Strada Statale SS36 dopo la tragedia del cavalcavia crollato a Lecco venerdì scorso che ha portato la morte di una persona: ad Annone Brianza si lavora in tempo di record per cercare di riaprire senza ulteriori lavori la statale molto trafficata da Milano a Lecco. Al momento però la Milano-Lecco ha deviazioni su altri percorsi vicini che consentono di superare l’area bloccata per poi reimmettersi sul tracciato dell’importante arteria che collega il Milanese con la provincia di Lecco e, da qui, la provincia di Sondrio con Valtellina e Valchiavenna, come riportano i colleghi de Il Giorno. Non sarà facile e il rischio che alla riapertura il giorno di Ognissanti i lavori siano ancora presenti è assai probabile: rimozione dei detriti, questo il problema principale per peso e dimensioni ma anche per le esigenze di salvaguardia delle componenti legate all’inchiesta penale aperta per omicidio e disastro colposo.
Il cavalcavia crollato a Lecco ancora fa discutere i vari organi responsabili della manutenzione di quel tratto di Annone Brianza e ancora dopo tre giorni non si è arrivati ancora ad una prima spiegazione di quanto possa essere davvero successo in termini di colpe nella tragedia del ponte crollato con il tir finito sopra una macchina, causando anche la morte di un ex insegnanti di educazione fisica. Intanto però un timido tentativo di rientrare nella normalità viene annunciato dal comandante della Polizia Stradale di Lecco, Mauro Livolsi, la riapertura della Superstrada statale SS36 al transito e traffico. «Salvo imprevisti si conta di provvedere entro l’1 novembre, martedì, che è anche un giorno festivo. L’intervento di ripristino procede veramente a tempo di record». Come riportato da Il Giorno, «tecnici dell’Anas e vigili del fuoco, insieme agli incaricati di una società specializzata, sono al lavoro ininterrottamente per sgomberare tutti i detriti e ripristinare le condizioni di sicurezza».
A due giorni dal grave crollo del cavalcavia sulla strada statale per Lecco, sono ancora tantissime le polemiche suscitate per quella terribile caduta del camion dal cavalcavia sulle auto che circolavano sulla strada sottostante: tra Anas, Provincia e peso del camion, sono numerose le ipotesi di colpe e responsabilità ma al momento di indagati non ce ne sono proprio per cercare di capire meglio come si sono svolte le circostanze. A parlare però, intervistato da Repubblica questa mattina, è il capo cantoniere dell’Anas che era intervenuto ben prima del crollo del cavalcavia ad Annone Brianza: «se la strada fosse stata chiusa subito, come abbiamo chiesto, questa tragedia si sarebbe evitata», giura così Tindaro Sauta, 53 anni con voce rotta dopo la tragedia di Annone. È partito da una segnalazione di Sauta l’allarme che forse qualcuno ha sottovalutato. “Erano le 13.30, alla nostra sala operativa di Milano ci hanno chiamato dicendoci che c’erano dei calcinacci sulla statale 36. Sono arrivato sul posto in dieci minuti e i calcinacci erano tutti sulla carreggiata verso Lecco. Ai poliziotti l’ho detto subito: bisognava chiudere almeno una corsia per evitare che i calcinacci cadessero sulle auto. E occorreva avvisare subito il settore mobilità della Provincia. Hanno proceduto immediatamente”, mentre la provincia replica che la comunicazione non è stata così esplicita. Il mistero resta ancora aperto.
Fa ancora discutere la tragedia verificatasi a Lecco sulla ss36 all’altezza di Annone Brianza, dove un tir è precipitato sulla strada a causa del crollo di un cavalcavia che non ha retto il peso di un tir di 108 tonnellate che stava transitando al di sopra in quel momento. E a finire sotto accusa, a detta de La Repubblica, è proprio il peso del convoglio che ha schiacciato l’automobile dello sfortunato Claudio Bertini, il 68enne professore di edcazione fisica in pensione di Civate, schiacciato dal camion venuto giù insieme al ponte. Se da una parte il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, sposta il mirino su “quei camion che rischiano di far crollare i ponti, ma nessuno lo dice”, dall’altra arriva la replica di Cinzia Franchini, presidente della Cna Fita, che mette in guardia da chi in queste ore cerca nel settore dell’autotrasporto “utili capri espiatori”. Al momento, nell’inchiesta che è stata già avviata, non ci sono ancora indagati; sarà invece utile aspettare l’esito dei lavori degli ingegneri civili che stabiliranno in primis con che tipo di materiale era stato costruito il cavalcavia crollato, e poi se il peso del camion era eccessivo per quella tratta.
E’ stato pubblicato anche un video del cavalcavia crollato a Lecco ieri pomeriggio. Nel filmato, realizzato pochi secondi prima che il tir precipitasse con alcune macchine nel vuoto, si vede proprio il cedimento del ponte. Il cavalcavia si trova sulla strada statale 36 Milano-Lecco: il bilancio del crollo è stato di un morto e tre feriti. Il giorno dopo l’incidente sono tanti i commenti su quello che è accaduto. Legambiente chiede priorità per la manutenzione. Come riportato dall’agenzia di stampa Askanews, Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia, sottolinea che “l’assurdo incidente stradale di ieri sulla SS 36 dimostra, ancora una volta, gravi limiti organizzativi e la carenza di risorse per la manutenzione di strade ponti e gallerie lombarde”. E aggiunge: “La regione Lombardia ha al centro della sua attività solo la progettazione e la spesa per nuove autostrade e strade che risultano di scarsa utilità, come la Brebemi e la Teem, o lo risulteranno come la Pedemontana, già vuota ora, prima di essere completata”.
-Mentre Anas e Provincia di Lecco continuano a rimbalzarsi le accuse per il cavalcavia crollato a Lecco che ha comportato la caduta di un tir sulla ss 36 all’altezza di Annone Brianza provocando un morto e 3 feriti, anche il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini è intervenuto sulla vicenda. Come riportato da La Presse, il rappresentante del Governo recatosi di persona sul luogo del crollo ha dichiarato:”Lavorerà una commissione di inchiesta. Per ora un abbraccio a chi ha perso il suo caro e ai familiari dei feriti. Dobbiamo fare in fretta per accertare le responsabilità. Qui la natura c’entra molto poco. Chi ha la responsabilità deve portarne la pena”. Spetterà dunque ad un’apposita commissione stabilire chi, tra l’Anas, la Provincia di Lecco o un altro soggetto, avrà le maggiori responsabilità del crollo del cavalcavia in quel di Lecco.
Il cavalcavia crollato nel pomeriggio di ieri poteva essere abbattuto e rifatto, quindi il tragico incidente poteva essere evitato: è stato l’ex sindaco di Annone Brianza a rivelarlo con amarezza attraverso un post su Facebook. Carlo Colombo ha raccontato di essersi recato a Milano con il collega di Suello, Giuseppe Mauri, per chiedere all’Anas di risolvere un problema diventato insostenibile. Tra le soluzioni proposte fu caldeggiata la demolizione del ponte e la ricostruzione dello stesso seguendo il modello del nuovo ponte di Bosisio. “Ci fu detto in modo poco simpatico che non era compito nostro occuparci di queste cose e che noi, non essendo tecnici, dovevamo solo pensare a fare bene il Sindaco. Oggi ci tocca piangere vittime innocenti e feriti gravi!”, ha scritto l’ex sindaco di Annone Brianza sulla sua bacheca. Il crollo del cavalcavia poteva allora essere davvero evitato? L’ultimo pensiero va all’attuale primo cittadino: “Tutta la mia solidarietà al Sindaco attuale Patrizio Sidoti che si trova sui malgrado in mezzo ad una vicenda in cui Annone e gli annonesi non hanno alcuna colpa!”, ha concluso Carlo Colombo.
Botta e risposta tra l’Anas e la Provincia di Lecco per il crollo del cavalcavia, che ha ceduto mentre stava transitando un tir con un trasporto eccezionale. Il bilancio è di un morto e di cinque feriti. Nel frattempo è scoppiata la polemica tra la società che gestisce la rete stradale e autostradale italiana e Flavio Polano, il presidente della Provincia di Lecco. L’Anas ha fatto sapere attraverso un comunicato di aver chiesto la chiusura del tratto nelle ore precedenti il crollo, ma la Provincia ha chiesto un’ordinanza formale da parte dell’ente. Nel frattempo il ponte sulla strada statale 36 Milano-Lecco, all’altezza di Annone Brianza, ha ceduto. Anas “già attorno alle ore 14.00, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della SS36 in corrispondenza del cavalcavia”. La Provincia di Lecco, sollecitata alla chiusura del tratto, ha invece “richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas che implicava l’ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato”, prosegue la nota. Flavio Polano ha replicato spiegando che “la manutenzione del ponte spetta ad Anas perché di loro proprietà”, mentre alla Provincia di Letto “compete solo la gestione dell’asfalto del tratto provinciale”. Il dirigente del Settore Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Lecco , l’ingegner Angelo Valsecchi, ha ribadito la tesi di Polano.
Nel pomeriggio è crollato un cavalcavia sulla statale 36 Milano-Lecco: il bilancio al momento è di un morto e cinque feriti, di cui tre bambini, che sono stato trasportati in codice giallo all’ospedale di Lecco. Il quarto ferito, stando alle informazioni fornite dal 118, è l’autista del tir che è caduto insieme alla struttura del cavalcavia. L’uomo, trasferito in codice giallo nello stesso ospedale, ha riportato un trauma cranico. Ora si cerca un motociclista. Intanto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, sta predisponendo una Commissione ispettiva per verificare e analizzare quanto accaduto, mentre sul posto è arrivato il Vice Ministro Riccardo Nencini. Come precisato da Il Giornale, il cavalcavia crollato non è di competenza dell’Anas, ma della Provincia di lecco: la struttura fa parte della strada provinciale 49 Molteno-Oggiono.
Disastro sulla SuperStrada 36 a Lecco: crollo di un cavalcavia due ore fa, con la tragedia avvenuta perché un tir in transito sul ponte sopra la statale, mentre passava, ha visto cedere la struttura catapultandosi sopra le auto che passavano sotto il ponte. Un disastro che ancora in questi minuti vede i primi interventi delle forze dell’ordine che cercano di verificare le condizioni degli autisti e passeggeri delle auto e del tir: dalle prime informazioni che arrivano pare che alcuni feriti ci siano nelle auto che transitavano sotto il cavalcavia, con inoltre l’aggiunta del peso del tir piombato dall’alto in maniera terribile. Il fatto assurdo è che già nel primo pomeriggio erano stati segnalati dei problemi sul posto, tanto che secondo il Giorno era stata chiamata l’Anas per le prime verifiche e aveva bloccato una corsia in direzione di Lecco all’altezza di Annone Brianza, in modo da consentire ai tecnici di fare i primi accertamenti. Poi l’irreparabile, con il crollo improvviso e il fatto tragico avvenuto senza poter fare niente: il tir caduto dal ponte ha schiacciato letteralmente due auto e si temono ovviamente, oltre a feriti, vittime visto l’impatto del mezzo pesante e dell’intera struttura del cavalcavia. Strada Statale 36 chiusa in entrambe le direzioni, uscite obbligatorie a Suello in direzione sud e Bosisio Parini in direzione Nord. Le ultimissime notizie che arrivano da RaiNews 24 parlano di un morto sicuro, dopo lo schianto terribile avvenuto sulla statale da Milano a Lecco.