La storia di Fulvio Frisone, fisico di fama internazionale affetto da tetraparesi spastica con distonie, è una delle tante storie che colpisce i numerosi disabili in Italia i quali, oltre agli evidenti ostacoli fisici devono fare i conti anche con i numerosi impedimenti burocratici. Frisone ha subito una riduzione importante delle ore di assistenza passate da 24 e 9 e questo ha portato il fisico – grazie all’appoggio dell’inseparabile mamma Lucia – a denunciare la sua situazione richiamando l’attenzione del mondo politico e dei suoi stessi cittadini di Aci Catena. La Regione Sicilia non disporrebbe più dei fondi sufficienti per sostenere l’assistenza di Fulvio Frisone e ciò ha determinato il licenziamento della persona che finora si è occupata di lui. Nonostante la grande disabilità che lo ha colpito sin dalla nascita, i successi di Frisone nel suo ambito lavorativo sono stati notevoli ma proprio la decisione della Regione siciliana potrebbe ora incidere sul proseguimento della sua attività in quanto, senza una adeguata assistenza, Fulvio difficilmente potrà prender parte ai congressi internazionali. Ora Frisone e sua madre si sentono abbandonati da una politica che sembra non tutelare la sua salute ed il suo lavoro e per tale ragione i due sono scesi in piazza a Catania lo scorso mese per lottare affinché possano ottenere ciò che spetta loro di diritto. La storia di Fulvio è stata affrontata oggi nella prima parte della trasmissione La vita in diretta. Il conduttore Marco Liorni ha letto una lettera scritta dallo stesso fisico. Accolto anche l’appello della madre Lucia che ha commentato con amarezza la decisione presa dalla Regione Sicilia e dal Comune di Aci Catena durante un servizio trasmesso nel corso del programma di Rai 1. Al sito “SiciliaJournal.it”, mamma Lucia aveva dichiarato: “Siamo disperati. Io sono felice con Fulvio, la sua nascita è stata la cosa più bella che Dio mi ha dato, però abbiamo bisogno di aiuto, la negazione dell’assistenza è una cosa ingiusta e quindi sono qui con lui a manifestare”. Dalla Regione, al momento, non sarebbe ancora giunta una risposta.