È stato radiato dall’Ordine dei medici di Padova. Il medico di famiglia era stato condannato in Cassazione a un anno e sei mesi, con la sospensione della pena, per omicidio colposo in relazione alla morte di Cristian Trevisan. Il camionista vicentino era morto dieci anni fa per un linfoma di Hodgkin che non era stato curato con la chemioterapia, ma con integratori e vitamina C. «È il Medioevo scientifico, siamo tornati alla caccia alle streghe, si processano le idee», il commento di Paolo Rossaro, soprannominato “il medico anti-chemio”.
Secondo l’Ordine dei medici oggi il linfoma di Hodgkin ha un tasso di guarigione del 95%, quindi se il camionista vicentino fosse stato trattato con la chemioterapia, avrebbe potuto salvarsi. Il medico è intenzionato a presentare ricorso. Intanto sono molti i pazienti che continuano a credere nella sua buona fede e nella sua esperienza in campo medico. E sul sito change.org è comparsa una petizione, firmata finora da quasi 2.400 persone, per impedire la radiazione di Rossaro: la richiesta è rivolta al Ministero della Salute e a Nicolino D’Autilia, presidente del consiglio degli Ordini dei medici europei (Ceom).
Questo provvedimento, come ricordato dal Corriere Veneto, segue la radiazione di qualche settimana fa da parte dell’Ordine dei medici di Treviso di Roberto Gava, cardiologo e farmacologo di Castelfranco accusato di essere un antivaccinista. Il prossimo potrebbe essere Claudio Sauro: la commissione disciplinare dovrà giudicare a breve il medico di famiglia finito sotto procedimento perché autore della «chemioterapia naturale».