Vi è mai capitato di osservare le opere d’arte nei primi anni di età dei vostri bambini? Chi vi scrive ad esempio, da qualche parte conserva ancora quei primi orripilanti disegni eppure le madri e i padri, nonostante la realizzazione (salvo alcune fulgide eccezioni di proto-artisti in erba) non sia perfetta, si affezionano a quei primi scarabocchi soprattutto per un significato affettivo e simpatico. Ecco, a ben vedere quello che ha postato una nota blogger australiana qualche giorno fa su Facebook – seguita poi da uno stuolo di madri “imitanti” – l’intento “simpatico” e “affettivo” viene mandato in pensione da un significato dissacrante e quantomeno volgare. Costance Hall ha condiviso sulla sua pagina la foto di un’opera della piccola figlia: con l’argilla aveva creato una forma fallica, ovviamente senza volerlo (non ce ne voglia Freud…) e la madre ha pensato bene di postare subito la foto su Fb, commentando «Non puoi conservare tutte le opere d’arte dei tuoi figli… Ma quando tua figlia ti manda una foto con di lei e il suo nuovo dildo a forma di verme di mare…». Boom di condivisioni e tantissime altre madri che hanno “raccolto” l’invito e hanno postato una serie di opere e disegni fallici che Tinto Brass potrebbe impallidire.
I FIGLI INNOCENTI, CERTE MADRI INVECE…
Dinosauri fallici, bambine con delle pale molto ambigue in mano, scimmie e altri animali che si accoppiano, sculture di pane falliche e quant’altro si vede sul report del DailyMail: a voler essere maliziosi si potrebbe dire che questi figli sono “degni” discendenti dei loro genitori che pensano bene di passare il tempo a postare le opere “ambigue” dei loro figli. Ma la realtà è più semplice: i figli, i bambini, sono innocenti e creano con la loro inventiva e le loro a volte modeste capacità artistiche (vi risparmio i miei disegni da piccolo… ndr). Questi genitori invece si buttano sulla principale moda del momento: la condivisione social, la voglia di far scoprire a tutti la “cosa più bizzarra” pensando anche di essere simpatici e controcorrente. Un’ispirazione sconcertante direte voi? Si, siamo d’accordo. Non resta che attendere che quei figli crescano e si rendano conto non tanto di quello che hanno disegnato – viva le libertà artistiche! – ma di quello che possa essere passato nella testa dei loro amati genitori…