RIFORMA PENSIONI 2025, LA SCELTA DELLE DONNE
In un articolo pubblicato su lavoce.info e Menabò di Etica ed Economia, Elena Bassoli e Ylenia Brilli evidenziano come le donne, di fronte al repentino aumento dell’età pensionabile che per loro si è verificato dopo la riforma pensioni della Fornero, abbiano anche accettato strade per il pensionamento anticipato penalizzanti come Opzione donna, che le espone al rischio di condizioni di povertà in età avanzata. Sembra, quindi, che l’aspetto economico non sia quello prioritario nella loro scelta di lasciare il lavoro. Intanto il capogruppo al Senato M5s Stefano Patuanellli, intervistato da Repubblica, ricorda che la Legge di bilancio non supera la riforma Fornero, né aumenta le pensioni minime a 1.000 euro al mese come promesso dai partiti della maggioranza.
RIFORMA PENSIONI 2025, IL GIUDIZIO DI CONFAEL SULLA MANOVRA
Giudizio negativo sulla manovra arriva anche dal leader di Azione Carlo Calenda, che evidenzia come ancora una volta, a differenza delle dichiarazioni di Matteo Salvini, non sia stata azzerata la Legge Fornero. Il Segretario generale della Confael Domenico Marella spiega invece che non si è fatto nulla sulle pensioni di invalidità e quelle di assistenza, anche se riconosce che un po’ di flessibilità si è introdotta con la possibilità di utilizzare la previdenza complementare per accedere alla pensione contributiva. Infine, va specificato che a differenza di quanto riportato da alcuni siti, il pagamento della normale pensione di gennaio non subisce ritardi: eventuali ritardi ci saranno solo nei pagamenti delle prestazioni non pensionistiche dell’Inps.
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