Per il ministro degli interni è una “vicenda gravissima”. Per il capo del governo Matteo Renzi è “una cosa indegna”. Per il capo della polizia Pansa è “offensivo”. Le parole di sdegno si riferiscono all’applauso che i poliziotti condannati per la morte di Federico Aldovrandi hanno ricevuto ieri, una standing ovation di diversi minuti, al congresso nazionale del sindacato di polizia Sap. Per la madre di Federico, una scena da voltastomaco. Paolo Forlani, Luca Pollastri ed Enzo Pontani, non c’era la donna poliziotto anch’essa condannata Monica Segatto, erano stati condannati a tre anni e mezzo di carcere per omicidio colposo: il 25 settembre 2005 durante un controllo di routine, fermarono Federico Aldovrandi che poi sarebbe morto per violenze subite. Tre anni della condanna sono stati coperti dall’indulto, i poliziotti hanno passato alcuni mesi in carcere. I loro colleghi del sindacato di polizia li hanno sempre difesi e ieri ne è stata l’ultima dimostrazione. Ha commentato Alfano l’episodio di ieri: “gli applausi sono un gesto gravissimo e inaccettabile che offende la memoria di un ragazzo che non c’è più e rinnova il dolore della sua famiglia. Applausi che danneggiano la polizia e il suo prestigio”.