Marco Borrelli, giovane 20enne di Agropoli, era scomparso lo scorso 6 aprile. Nessuna notizia di lui fino al drammatico ritrovamento avvenuto nelle passate ore, a poche decine di metri dal lungomare della città in provincia di Salerno. Il ragazzo è stato ucciso in modo violento, accoltellato alla gola e morto dissanguato: è questa la fine tragica del 20enne attorno al quale erano prontamente partite le ricerche dopo aver fatto perdere le sue tracce lo scorso giovedì. Prima della sua scomparsa, come rivela Blitz Quotidiano, Marco Borrelli aveva mandato un ultimo preoccupante sms al padre: “Mi vogliono uccidere”. Parole che avevano inevitabilmente destato non poca preoccupazione presso il genitore e che aveva prontamente tentato di mettersi in contatto con lui telefonicamente. Il telefono di Marco, tuttavia, continuava a squillare a vuoto senza che nessuno rispondesse dall’altra parte della cornetta. Da qui sarebbe partita la segnalazione dei Carabinieri che si sono messi alla ricerca del giovane, fino al tragico ritrovamento del suo cadavere.
Una tragedia nella tragedia: alla notizia della scomparsa di Marco Borrelli, messo al corrente, il fratello maggiore è stato colpito da un’ischemia e trasportato d’urgenza in ospedale, a Vallo della Lucania, dove si trova attualmente sotto osservazione. Ma il vero dramma si è compiuto lo scorso venerdì, quando le ricerche di Marco si sono concluse con il ritrovamento del suo cadavere, in località Licinella di Capaccio. In seguito alla conferma della morte del 20enne di Agropoli, ucciso a coltellate, i Carabinieri avrebbero già fermato un sospettato, un giovane 25enne di origini magrebine, il quale avrebbe già confessato l’omicidio del ragazzo 20enne, stando alle ultime novità rese dal Corriere del Mezzogiorno. Secondo l’accusa si sarebbe trattato di un delitto passionale. Marco Borrelli, infatti, avrebbe iniziato a frequentare l’ex fidanzata dell’extracomunitario, scatenando in lui la follia omicida.