Nel giallo di Gloria Rosboch, un ruolo di primo piano sarebbe stato giocato dal fratellino di Gabriele Defilippi e figlio di Caterina Abbattista, il quale avrebbe rivelato alcuni aspetti oscuri relativi ai due in carcere per l’omicidio della professoressa (insieme a Roberto Obert). Il tredicenne, al cospetto degli inquirenti, avrebbe rivelato alcuni dettagli che contribuirebbero a mettere nei guai la madre ed il fratello 22enne, quest’ultimo presunto assassino di Gloria insieme a Roberto Obert. Dalle banconote (false e vere) bruciate da entrambi nel caminetto della loro casa alle telefonate senza risposta fatte dal ragazzino alla madre ed al fratello nel giorno del delitto della professoressa Rosboch. A scapito di Gabriele ci sarebbero poi le rivelazioni del fratellino relative alla pistola ed alle minacce subite in più occasioni.
Uno dei passaggi chiave nel giallo sul delitto di Gloria Rosboch, potrebbe essere rappresentato dal confronto in programma tra Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi ed in carcere con l’accusa di concorso in omicidio e il figlio minorenne. Proprio il tredicenne, stando a quanto riferito dal Quotidiano del Canavese, avrebbe contribuito con le sue dichiarazioni all’arresto della madre. Intanto, il procuratore Ferrando avrebbe deciso di richiedere l’incidente probatorio tra la donna ed il figlio minore. Un confronto che però avverrà all’americana, ovvero solo Caterina potrà vederlo da dietro uno specchio mentre il ragazzino non avrà modo di incontrare lo sguardo della madre. Entrambi risponderanno alle domande del pm e degli avvocati della difesa. Secondo il quotidiano locale, l’incidente probatorio potrebbe essere determinante per chiarire la posizione della donna e molti lati ancora oscuri sul ruolo giocato nel delitto della professoressa Gloria Rosboch.
I soldi, Gabriele Defilippi era legato ai soldi prima di tutto: l’ex allievo di Gloria Rosboch e suo carnefice assieme a Roberto Obert sembra aver dedicato tutta la sua vita alla ricerca spasmodica di soldi e questo sarebbe alla base della clamorosa truffa di 187mila euro con cui purtroppo è iniziata tutta la triste vicenda del delitto Rosboch. Sarebbero stati spesi tutti quei soldi, che infatti da due anni non si trovano più e per i quali la professoressa aveva sporto denuncia: droga, gioco d’azzardo, questa la fine dei quei 187mila euro che Gabriele Defilippi e Roberto Obert avrebbero speso in poco tempo. Continuano le ricerche di quel denaro e delle sue tracce nei conti correnti di Obert in due istituti di credito a Montecarlo e Lussemburgo ma è evidente a questo punto che quei soldi sarebbero ormai difficilmente recuperabili. IN questa truffa fece parte anche Efisia Rossignoli, innamorata di Gabriele e indagata anche lei per aver chiamato il giorno del delitto ben 11 volte il ragazzo 23enne. Come ormai è noto, Efisia era la telefonista della truffa a Gloria: la chiamò dicendole, “professoressa, i suoi soldi saranno al sicuro nella nostra filiale”.
Nel giallo relativo al delitto di Gloria Rosboch, la figura di Gabriele Defilippi continua ad essere centrale. Le sue bugie, il suo comportamento, il passato del giovane di appena 22 anni hanno catalizzato l’attenzione dei media e degli inquirenti, per i quali sarebbe insieme a Roberto Obert l’assassino della professoressa di Castellamonte, uccisa lo scorso 13 gennaio. In merito alla sua personalità ed al suo passato, il quotidiano La Sentinella del Canavese ha sentito nei giorni scorsi un amico ed ex compagno di classe di Gabriele Defilippi, il quale ha contribuito a fornire un quadro ancora più dettagliato della personalità di uno dei due presunti assassini di Gloria Rosboch. Tante le personalità – virtuali e non – di Gabriele, come sottolineato dallo stesso amico, Alessandro, che al quotidiano ha dichiarato: “Si, è vero. Gabry aveva delle compulsività. Quella per il gioco d’azzardo l’aveva sviluppata attraverso internet e certe frequentazioni”. In merito alle frequentazioni, il riferimento sarebbe relativo a uomini più grandi di lui, tra i quali, a detta dell’intervistato, qualche nome sarebbe già noto. Alessandro ha ammesso di conoscerlo sin dai tempi delle scuole medie e già da allora Gabriele avrebbe manifestato questa sua tendenza a voler provocare: “Lo faceva a parole, ma soprattutto con gli atteggiamenti. E con il look”. Un ragazzo che a sua detta avrebbe sempre amato gli eccessi ma in merito al quale ora crede sia da vigliacchi dipingerlo come un demone, pur ammettendo di essere stato un ragazzo problematico. Ulteriore ossessione di Gabriele sarebbero stati i soldi: “Ne parlava in continuazione. Legava ogni discorso ai soldi, quasi che se uno non ne avesse dovesse per forza sentirsi un fallito”. A detta del suo amico, Gabriele avrebbe sempre giudicato le persone da ciò che possedevano e non da quello che erano. Probabilmente da questa sua ossessione sarebbe iniziata la sua trappola ai danni di Gloria Rosboch, partita con la truffa dei 187 mila euro e terminata con il suo inquietante delitto.