Il quarto segreto di Fatima esiste davvero o le profezie rivelate ai pastorelli dalla Vergine sono soltanto 3? La risposta ufficiale, avvalorata dalla Chiesa Cattolica, è che del messaggio affidato dalla Madonna di Fatima a Francisco, Giacinta e Lucia vi sono tre parti. Tra i più dubbiosi al riguardo vi è lo studioso Antonio Socci, nonché un nutrito seguito di esperti che sostengono diversi argomenti a sostegno del fatto che la verità nella sua interezza non sia stata effettivamente svelata dalla Santa Sede. Ad accrescere i dubbi vi è il fatto che l’allora segretario della Congregazione per la dottrina della fede, Tarcisio Bertone, dopo la decisione di Papa Giovanni Paolo II di svelare il contenuto del terzo segreto, si presentò a Porta a Porta di Bruno Vespa con due buste. La versione ufficiale è che una contenesse il testo originale e l’altra la traduzione, ma come detto non è facile convincere chi crede che in realtà una parte del messaggio non sia stata svelata poiché foriera di verità insostenibili per l’umanità…
Nel giorno in cui Francisco e Giacinta Marto sono stati proclamati santi da Papa Francesco, tornano d’attualità i Segreti di Fatima. La loro storia inizia il 13 luglio 1917 quando, come Lucia dos Santos – la pastorella più grande che con i cuginetti fu spettatrice delle visioni – confidò al vescovo monsignor Josè Alves Correia de Silva, la Madonna gli rivelò un segreto diviso in 3 parti. Quello comunemente definito “primo segreto di Fatima“, riguarda la visione dell’Inferno, descritto come “un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio[…]. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore“.
Nel secondo segreto di Fatima la tradizione fa riconoscere invece lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale:”Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace“
Il terzo segreto di Fatima è invece quello più controverso e oggetto di discussione. Consegnato 3 anni dopo i primi due segreti al vescovo di Leira, suor Lucia disse di non divulgarlo prima del 1960. Papa Giovanni XXIII prima e Paolo VI poi, decisero però di non divulgarlo. Fu Giovanni Paolo II, il 13 maggio del 2000 a diffonderne il contenuto alquanto inquietante: “Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva grandi fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo intero; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo, indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti”), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi, come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio“. Papa Giovanni Paolo II, che provava una grande devozione nei confronti della Madonna di Fatima, in seguito si trovò a dire che era stata proprio la mano della Vergine a deviare la pallottola sparatagli nell’attentato in Piazza San Pietro da Ali Agca impedendo che raggiungesse organi vitali. L’allora cardinale Ratzinger, poi diventato Papa Benedetto XVI, interpretò il segreto come il simbolo della persecuzione dei cristiani.