Nonostante i tentativi delle prime ricostruzioni, ancora non ci sono novità riguardo il ritrovamento dei cadaveri di una famiglia a Rende, in Calabria. Padre, madre e due figli che dovrebbero essere rimasti coinvolti in una dinamica di omicidio-suicidio sulla quale però non c’è assolutamente ancora chiarezza. I sospetti si dividono ancora tra il padre e il figlio, ma la ricostruzione della scena del delitto non ha ancora fornito indicazioni su chi possa avere sparato per primo, con i Ris ancora al lavoro e che nei prossimi giorni, grazie ai rilevamenti compiuti, potranno fornire indicazioni in più. Lo stupore riguarda il fatto che la famiglia si era riunita per il pranzo domenicale in un clima di armonia assoluta, per chi aveva avuto modo di mettersi in contatto con i quattro, nè si sono accorti di nulla gli anziani genitori novantenni del capofamiglia. (agg. di Fabio Belli)
NUOVI ELEMENTI ED IPOTESI
Una famiglia perbene, mai chiacchierata. Oggi però la drammatica notizia del ritrovamento senza vita in casa di padre, madre e due figli. Al piano di sotto della villetta dove è andato in scena il presunto omicidio-suicidio i genitori 90enni del capofamiglia, ma non si sarebbero accorti di nulla. Domenica tutta la famiglia aveva pranzato insieme, mangiando le lasagne cucinate dalla signora Franca, la moglie di Salvatore Giordano. L’esame autoptico dovrà stabilire le modalità della morte e soprattutto l’ora. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, i Ris dei carabinieri sono invece al lavoro per ricostruire la dinamica della strage familiare. I dati certi sono pochi. Da un lato è stata avanzata l’ipotesi che sia stato il capo famiglia ad uccidere moglie e figli prima di togliersi la vita, ma la dinamica potrebbe essere diversa. Non è da escludere che a sparare sia stato il figlio, trovato con una delle pistole in un’altra stanza, rispetto ai corpi. Non è chiaro insomma chi ha aperto per primo il fuoco e chi invece ha provato a usare la seconda arma per difendersi. Potrebbe esserci una terza ipotesi: uno dei componenti, dopo essere stato colpito, potrebbe aver tentato di disarmare il proprio familiare che impugnava l’arma e poi essere morto per dissanguamento. Secondo quanto riportato da QuiCosenza, i dubbi emergono in seguito al ritrovamento delle due pistole: una nella stanza dove sono stati trovati i corpi di Salvatore Giordano, della moglie e della figlia, l’altra vicina all’altro cadavere, quello del figlio, trovato in un’altra stanza. (agg. di Silvana Palazzo)
TROVATI COLTELLI INSANGUINATI E PISTOLE
Prima avrebbe ucciso la moglie Franca Vilardi, poi i due figli Giovanna e Cristina di 22 e 28 anni e si è sparato un colpo alla tempia. L’ipotesi più accreditata circa la strage familiare di Rende resta dunque quella dell’omicidio-suicidio. A fare la macabra scoperta il fratello di Salvatore Giordano, cproprietario di un negozio di strumenti musicali, il Musichiere. Stava aspettando il fratello lunedì mattina al negozio, quindi non vedendolo arrivare l’ha chiamato al cellulare più volte. Non avendo ricevuto risposta, si è precipitato a casa del fratello, ma nessuno gli ha aperto. A quel punto ha allertato i Vigili del Fuoco che hanno sfondato la porta, scoprendo i cadaveri. Come riportato dal Corriere della Sera, il corpo di Salvatore Giordano è stato trovato vicino alla porta d’ingresso, poco più in là quello del figlio Giovanni, mentre la moglie e la figlia erano in camera da letto. Vicino al corpo di Giordano sono state trovate due pistole, entrambe detenute legalmente, e alcuni coltelli insanguinati. Alla base dell’omicidio-suicidio potrebbero esserci problemi di natura economica. (agg. di Silvana Palazzo)
RENDE, QUATTRO CADAVERI IN CASA
Tragedia familiare nella contrada Cultura di Rende, alle porte di Cosenza: in un appartamento sono stati trovati quattro cadaveri. Si tratta di padre, madre e due figli. Una prima ipotesi parla di un omicidio-suicidio. Sul posto sono arrivati i carabinieri con il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo. I militari nella villetta a due piani di via Malta 4 hanno trovato una pistola: questa, secondo La Repubblica, sarebbe l’arma usata per compiere la strage. Il padre è il titolare di un negozio di strumenti musicali, Salvatore Giordano. I figli della coppia, di 22 e 28 anni, si chiamano Giovanni e Cristiana. La moglie Franca.La tragedia sarebbe avvenuta la notte scorsa. Alcuni parenti che vivono nelle villette vicini avrebbero riferito di aver sentito dei botti, quindi sarebbero andati a controllare senza ricevere risposta. Tornati alle 14 di oggi, lunedì 12 febbraio 2018, hanno fatto la tragica scoperta chiamando i carabinieri.
OMICIDIO-SUICIDIO LA PRIMA IPOTESI
I corpi senza vita sono stati trovati dai carabinieri, che hanno transennato la zona. Sul posto sono intervenuti anche il procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo ed il comandante provinciale dell’Arma Piero Sutera. Il responsabile della strage potrebbe essere il capo famiglia, che potrebbe aver compiuto il triplice omicidio e poi essersi suicidato. I vicini di casa sono sotto choc: parlano infatti di una famiglia tranquilla e cordiale. Poco fa sul posto è arrivato anche il medico legale, il dottor Cavalcanti, per un primo esame esterno dei cadaveri. Presenti anche il pm Frascino e il capitano dei carabinieri Maieli con gli uomini della Scientifica e della squadra mobile.