Riparte oggi l’udienza per il processo a Padre Graziano, con la comparsa e presunta morte di Guerrina Piscaglia che torna al centro delle cronache giudiziarie: presso il tribunale aretino, unico imputato sui cui pende l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Tra i vari testimoni che strano sentiti oggi, parleranno i periti e gli inquirenti tecnici della vicenda: hanno lavorato e ricercato nel pc di Padre Graziano per provare a scoprire i segreti legati alla scomparsa di Guerrina. In seguito saranno ascoltati i marescialli dei carabinieri che si sono occupati del caso e anche Monica Dallari che si occupò direttamente delle ricerche del corpo. Da ultimo parlerà il capo della Polizia Postale che si occupò di una consulenza sul telefonino di Gratien, per recuperare una serie di messaggi con Guerrina cancellati dal prete. Come ripetiamo anche qui sotto nel dettaglio, verranno sentiti Don Arialdo Ruggeri, una parrocchiana e la signora che svolgeva pulizie nella canonica del religioso congolese.
Potrebbero essere prese in esame le frasi dei presunti “pizzini” di Padre Graziano su Guerrina Piscaglia oggi nell’udienza del processo a carico del religioso di origine congolese accusato di aver ucciso la donna e di averne occultato il cadavere. E’ quanto riporta La Nazione: i foglietti sono stati sequestrati a Padre Graziano il giorno dell’arresto, nel convento romano dei premostratensi dove il religiozo rimarrà anche oggi, non presentandosi in tribunale ad Arezzo. Sui “pizzini” trovati dai carabinieri il prelato avrebbe scritto due frasi: “Guerrina non c’è più” e “Il telefonino è caduto nell’acqua insieme al libro delle preghiere”. Secondo la difesa di Padre Graziano si tratterebbe di un equivoco: sarebbero appunti presi durante alcune trasmissioni televisive. Guerrina Piscaglia è scomparsa da quasi due anni dal suo paesino Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo, ma il suo corpo non è ancora stato ritrovato.
E’ prevista per la giornata di oggi la nuova udienza del processo a carico di Padre Graziano, il religioso di origine congolese accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia. La donna, scomparsa da quasi due anni dal suo paesino Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo, avrebbe intrapreso una amicizia intima con l’ex parroco, oggi ai domiciliari presso il convento dei Premostratensi di Roma, nel quale si trova dallo scorso 1 febbraio. Dopo essere apparso sorridente e sereno nel corso della precedente udienza, Padre Graziano farà ritorno insieme al su avvocato in aula ad Arezzo davanti alla Corte. Oggi saranno ascoltati i Carabinieri che subito dopo la scomparsa della casalinga 50enne si occuparono delle perquisizioni. La difesa di Padre Graziano, inoltre, come anticipa il sito “Arezzotv.net”, potrebbe presentare in occasione della nuova udienza odierna un esposto contro le sorelle di Guerrina Piscaglia per falsa testimonianza. Il riferimento sarebbe a quanto emerso durante le precedenti tappe del processo a carico del frate congolese, quando le sorelle di Guerrina ammisero di aver riconosciuto tra gli oggetti presenti in un trolley nella camera di Padre Graziano anche il borsello della sorella scomparsa. L’oggetto, in un primo momento non era stato riconosciuto dalle donne. Nel frattempo, la famiglia di Guerrina continua a voler conoscere la verità su quanto accaduto alla donna e per tale ragione è nata l’iniziativa dal nome emblematico, “Cerchiamo Guerrina”, inaugurata dal marito Mirco e dal figlio Lorenzo Alessandrini. Chiunque potrà aderire e prender parte alle ricerche che si concentreranno nelle zone non ancora esaminate nel corso delle indagini e che potrebbero partire già nelle prossime settimane.