Continua ad essere alta la concentrazione di polveri sottili nell’aria ad Ivrea, dove i giorni del 2016 in cui il livello di Pm10 ha superato il limite potrebbero salire a 32, rispetto agli 8 dell’anno precedente. Sono dati preoccupanti, anche se non paragonabili a quelli di Torino. La qualità dell’area viene comunque considerata buona a Ivrea e, infatti, il sindaco non farà ricorso al drastico provvedimento del blocco traffico auto. Pur avendo aderito al protocollo anti smog messo a punto dall’Arpa e dalla Regione Piemonte, il sindaco di Ivrea non bloccherà la circolazione delle vetture più inquinanti perché la città è attraversata dalla statale 26 e perché si tratterebbe di un provvedimento inutile. «Penalizza soprattutto chi non può permettersi una vettura nuova, l’inquinamento torna a salire. Misure restrittive, di carattere emergenziale, vanno bene per una città delle dimensione di Torino, dotata di metropolitana, autobus e tram» ha dichiarato il sindaco Carlo Della Pepa, come riportato da La Sentinella del Canavese.
La città di Torino dovrà vedere ancora il blocco traffico auto fino almeno al prossimo 2 gennaio 2017: lo smog resta alto e per la città della Mole il blocco traffico durerà anche durante tutto il weekend di Capodanno. Questa è la decisione presa dal sindaco Appendino nell’ultima delibera cittadina, stante i dati di Arpa Piemonte che riflette ancora sugli alti livelli di Pm10 presenti in città. «I veicoli diesel Euro 0,1,2,3 e benzina/gpl/Metano Euro 0, se adibiti al trasporto persone, non potranno circolare dalle 8 alle 19. La finestra di stop per il trasporto merci invece è tra le 8.30-14 e 16-19. Il divieto è continuativo fino a lunedì 2 gennaio. Le rilevazioni Arpa in merito alla concentrazione di pm10 nell’aria hanno rivelato che il picco di Pm10 si è avuto il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. I valori sono in lenta diminuzione, ma l’allarme rimane rosso», si legge sul sito del Comune di Torino, sezione mobilità.
Il blocco del traffico per la auto più inquinanti a Firenze non ha proprio convinto gran parte della popolazione, specie l’area legata ai sindacati e alle associazioni dei consumatori che in queste ore si scaglia ancora contro il sindaco Nardella Le disposizioni contro lo smog e gli alti livelli di Pm10 nell’aria hanno portato anche per questa fine 2016 un blocco del traffico su tutta l’area urbana non invasivo ma certamente fastidioso per alcune categorie di veicoli. «Per far fronte al problema dell’inquinamento il Comune di Firenze ha approvato il piano di azione comunale, nel rispetto delle indicazioni della Regione Toscana: limitazioni ai mezzi più vecchi o inquinanti e all’utilizzo delle caldaie, divieto dell’uso di legname o di stufe tradizionali, madimenticandosi della incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici», segnala la Segreteria di Fit-Cisl Toscana, ricordano come anche da delibera regionale l’incentivazione per i mezzi di trasporto sarebbe la misura giusta per offrire al cittadino un migliore servizio durante i blocchi del traffico totali o parziali.
Non solo Roma, Firenze e Torino, il blocco traffico auto per limitare i problemi di smog sono materia di discussione anche in altre città d’Italia, alle prese con i problemi annosi dell’inquinamento: il caso di Padova è però molto particolare, visto che ieri non è stato indetto il blocco traffico visto che i dati dell’Arpa Veneto segnalavano un microgrammo di Pm10 rispetto al limite per far scattare provvedimenti comunali contro il traffico inquinante. Come riporta il Mattino di Padova, «Mercoledì la centralina della Mandria segnava 100 microgrammi di Pm10 per metro cubo: bastava un solo microgrammo in più per far scattare il “Livello di criticità 2” della legge regionale, con il conseguente stop di tutte le auto fino all’Euro 3 diesel. Ma, in piena osservanza della normativa, il commissario Michele Penta ha preferito mantenere la sospensione, che ora con ogni probabilità durerà fino al 2 gennaio». Polemica immediata arriva da Legambiente che giudica solo un cavillo burocratico la sospensione del blocco, che invece era assolutamente necessario (secondo l’ente ambientalista): «Penta» dice Lucio Passi, portavoce dell’associazione, «poteva benissimo superare la decisione di non agire che si è – o gli hanno – imposto: gli è mancato il coraggio di affrontare una situazione grave, nascondendosi dietro questioni di lana caprina. In più non sta scritto da nessuna parte che i tre giorni di superamento devono avvenire in un’unica stazione di rilevamento. Anzi, questo contrasta con il concetto di agglomerato di cui parla la delibera regionale. Legambiente farà valere queste incongruenze».
Il Blocco del traffico che anche in questo penultimo giorno dell’anno tiene banco tra Roma, Firenze e Torino vede almeno una piazza importante “vincere” l’attuale battaglia allo smog: nella città di Milano, protagonista nelle settimane passate di lunghi stop anti-inquinamento per molti veicoli fino all’Euro 3 Diesel, vede invece un Capodanno “sereno” con livelli accettabili di polveri sottili. Per questo motivo, pur restando il blocco traffico nelle principali città italiane, il sindaco Sala in accordo con la giunta ha deciso di sospendere le procedure di limitazione della circolazione. Negli ultimi giorni infatti, dopo la fase 1 scattata due settimane fa per i limiti alti di polveri sottili, non è mai stato superato il limite massimo di Pm10 nell’aria: questo ha determinato una fine anno e un inizio 2017 nella norma con lo smog tenuto a bada e gli ultimi acquisti per il cenone che saranno possibili anche in macchina per i milanesi di sicuro soddisfatti della mancata limitazione.
La speranza del Sindaco Dario Nardella è che i prossimi giorni di blocco traffico possano riportare i livelli di smog nella norma. Così si è espresso il Primo Cittadino nei giorni scorsi, in occasione dell’annuncio della nuova ondata di blocco del traffico a Firenze. “Abbiamo nuovamente sforato i limiti delle emissioni di particelle di Pm10”, ha sottolineato ai microfoni di Contro Radio, “e quindi dobbiamo tornare da nuovo ad operare, quest’anno con la differenza che lo facciamo a livello metropolitano”. Secondo i dati dell’Arpat infatti, l’ente ambientale della Regione Toscana, il limite dei valori consentiti per il Pm10 sono stati superati sei volte nell’ultima settimana. Il blocco del traffico scatterà non solo per la viabilità e quindi per tutte le categorie previste di auto, ma anche per quanto riguarda stufe, termostufe, termocamini e caminetti. Le limitazioni riguarderanno nello specifico non solo il capoluogo, ma anche i comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Scandici, Signa, Bagno a Ripoli e Lastria a Signa.
Rischio blocco traffico auto in Veneto, assediato dalle polveri sottili e dallo smog. Per molti cittadini si tratta di un’emergenza sanitaria, per questo il consigliere regionale del Pd Piero Ruzzante ha chiesto alla Regione di intervenire per ridurre l’impatto ambientale. Oggi è stata presentata un’interrogazione su questo tema, che ha purtroppo importanti ricadute sulla salute delle persone. Gli accessi al pronto soccorso per bronchiti, problemi alle vie respiratorie e scompensi cardiaci sono aumentati e i dati raccolti dalle centraline Arpav fotografano una situazione drammatica con sforamenti di grande entità del valore limite giornaliero di Pm10, che è di 50 microgrammi per metro cubo. A Padova si sono toccati i 125 microgrammi, a Treviso 90 microgrammi, a Venezia 120 e a Verona 65. L’esponente del Pd ha chiesto al presidente Zaia di intraprendere delle iniziative con urgenza «per fronteggiare la situazione di emergenza sanitaria, derivante da smog e polveri sottili nel territorio veneto e, in primis, nella città di Padova, dove recenti studi hanno posto inquietanti interrogativi sui decessi per asma». Tra i principali provvedimenti solitamente adottati in questi casi c’è proprio il blocco traffico auto. Si attendono, però, riscontri in tal senso.
Diminuiscono i livelli di smog in Umbria, ma sono stati registrati ancora sforamenti a Terni e Città di Castello. Sono comunque più contenuti rispetto a quelli registrati nel weekend di Natale. È in vigore ogni lunedì e martedì il blocco traffico auto, ma il Comune ha accettato le richieste dei commercianti, che hanno chiesto limitazioni fino a dopo l’Epifania. Quella del blocco traffico auto è una misura che ha avuto successo a Perugia e Foligno, ma il sindaco di quest’ultima città, Nando Mismetti, non ha ancora revocato il blocco del traffico auto, perché è fondamentale che i livelli tornino entro le soglie di legge per almeno due giorni consecutivi. Sono migliorate nettamente, invece, le condizioni dell’aria a Perugia. Ieri – come riportato dal portale Umbria24.it, è stato il primo giorno nel quale le concentrazioni di Pm10 sono tornate entro i limiti normativi. L’auspicio è che questo trend venga confermato.
Lo smog non decresce a Torino e in altre parti d’Italia: per questo il blocco traffico auto è stato esteso, per decisione del sindaco Chiara Appendino, anche per la giornata di domani, venerdì 30 dicembre 2016. Secondo quanto riportato dal sito di Arpa Piemonte, i livelli di smog sono ancora alti per poter cessare il blocco auto: «Oggi le centraline dell’Arpa hanno rilevato una concentrazione di Pm10 nel capoluogo, così come nella maggior parte dei Comuni della cintura, pari a 76. Un valore inferiore rispetto a quello degli scorsi giorni, che resta comunque al di sopra della soglia consentita, pari a 50 microgrammi. Palazzo Civico ha deciso di vietare anche domani a Torino la circolazione ai veicoli privati diesel Euro 0,1,2,3 e benzina/gpl/Metano Euro 0 dalle 8 alle 19».
Blocco del traffico a Torino a causa dell’inquinamento: le rilevazioni Arpa sono ancora negative e quindi oggi, giovedì 29 dicembre 2016, è stato programmato lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 0,1,2,3 e benzina/gpl(Metano Euro 0. Il blocco, che era già in vigore ieri, è attivo dalle 8 alle 19 per i mezzi adibiti al trasporto delle persone, mentre dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per il trasporto merci. I provvedimenti di blocco del traffico a Torino verranno sospesi quando i livelli delle concentrazioni di PM10 torneranno alla normalità, quindi al di sotto del valore limite giornaliero, cioè 50 microgrammi per metro cubo. Il rischio per chi non rispetterà la limitazione del traffico è una multa di 163 euro. Attenzione, dunque, a rispettare il provvedimento: ieri sono stati 80 i veicoli fermati e controllati, 5 invece i verbali effettuati dai vigili per il rispetto dell’ordinanza antinquinamento. A Roma, invece, resta valido il divieto di accesso e circolazione nella Fascia Verde dal lunedì al venerdì per alcune categorie di veicoli. Potete verificare se il vostro veicolo rientra nel provvedimento cliccando qui.
Da oggi 29 dicembre fino al 2 gennaio 2017 sarà valido il blocco del traffico a Firenze e nell’agglomerato urbano a causa di un’ordinanza anti smog. I mezzi più inquinanti, dunque, non potranno circolare nel capoluogo toscano e a Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa. Arpat ha comunicato che sono stati rilevati sei superamenti del valore limite della media giornaliera del PM10 negli ultimi sette giorni. Le previsioni meteo sembravano favorevoli per la dispersione delle polveri sottili, ma la forza del vento si è rivelata inferiore rispetto a quanto previsto e quindi il Comune di Firenze ha emesso l’ordinanza di blocco del traffico per cinque giorni dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 nei centri abitati. Le limitazioni riguardano le seguenti categorie di veicoli: motocicli a 2 tempi Euro 1; autovetture a benzina Euro 1 e a diesel Euro 2 ed Euro 3, veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 per il trasporto merci.