A rimescolare le carte del caso di Isabella Noventa è arrivata poche ore fa la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati da parte del pm Giorgio Falcone, lo stesso che coordina le indagini per l’omicidio della segretaria di Albignasego, del maresciallo dei carabinieri Giuseppe Verde, noto a chi ha seguito la vicenda per essere il compagno di Debora Sorgato. Il maresciallo Verde è indagato con l’accusa di violazione del segreto d’ufficio e accesso abusivo alla banca dati, ma ci sarebbe dell’altro. Come riportato da “Il Mattino di Padova” nel corso della perquisizione dello stesso Verde, effettuata circa due mesi fa, i poliziotti trovarono e sequestrarono tre proiettili in eccesso rispetto alla normale dotazione del sottufficiale. Non parliamo di un reato gravissimo, ma essendo un uomo delle forze dell’ordine Verde sapeva che la presenza in casa di quei 3 proiettili aggiuntivi avrebbero potuto costargli qualche fastidio. Perché allora correre il rischio? Una domanda alla quale dovranno cercare di rispondere proprio i colleghi di Verde della Compagnia dei carabinieri di Padova.
-Per il momento non riguarda direttamente il caso di Isabella Noventa, ma non è escluso che la decisione di indagare il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Verde, compagno di Debora Sorgato, non abbia presto ripercussioni sulla vicenda della segretaria di Albignasego. Come rivela “Il Mattino di Padova” infatti, Verde è indagato dal pm Giorgio Falcone, lo stesso che svolge le indagini nel caso della Noventa, per violazione del segreto d’ufficio e accesso abusivo alla banca dati. Il sottufficiale avrebbe infatti effettuato l’accesso nelle banche dati girando presumibilmente delle informazioni importanti a qualcuno: non è noto ancora cosa Verde abbia cercato e per conto di chi, ma sarebbe certa la violazione dal momento che come qualunque carabiniere che effettua una ricerca nella banca dati, anche le tracce di Verde sarebbero rimaste impresse nel software che gestisce queste informazioni riservate. Il prossimo passo della procura sarà quello di verificare se Verde ha acquisito dati che riguardino direttamente la vicenda che vede coinvolta la sua compagna Debora Sorgato: a quel punto il caso di Isabella Noventa potrebbe subire una svolta decisiva.
Dopo che gli esami effettuati dalla Scientifica nella cucina di Freddy Sorgato non hanno evidenziato la presenza di tracce di Dna appartenenti ad Isabella Noventa, alcuni media avevano sollevato il dubbio che la versione data da Manuela Cacco, per cui ad uccidere la 55enne residente ad Albignasego sarebbe stata Debora Sorgato, non era attendibile come si pensava in un primo momento. Di avviso totalmente opposto è il legale della tabaccaia Alessandro Menegazzo, che a “Il Mattino di Padova” rivela:”La difesa della mia assistita Manuela Cacco, non cambierà anche se non sono state trovate tracce biologiche nella stanza in cui dovrebbe essersi compiuto il delitto. Da parte di Debora Sorgato, che è una addetta delle pulizie con molta esperienza, non dovrebbe essere stato difficile rendere immacolata la scena dell’omicidio con della semplice candeggina”. Possibile che la professione della Sorgato si sia resa fondamentale per ripulire la presunta scena del delitto? Un’ipotesi al vaglio degli inquirenti che continuano a ritenere la Cacco una testimone affidabile.
Il maggior quesito legato al delitto di Isabella Noventa continua a ruotare attorno al corpo della segretaria, uccisa in circostanze ancora tutte da chiarire nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. Nessuna delle tre persone arrestate con l’accusa di omicidio volontario premeditato avrebbe avanzato una confessione relativamente al cadavere della donna uccisa. Debora Sorgato si sarebbe trincerata dietro uno spesso velo di silenzio, Freddy avrebbe addirittura deriso gli inquirenti sostenendo che il corpo difficilmente sarà ritrovato e vantandosene con gli altri detenuti. Manuela Cacco, infine, avrebbe ammesso in più occasioni di non conoscere il luogo in cui i due fratelli Sorgato avessero gettato il cadavere di Isabella Noventa. Eppure, come emergerebbe dalle dichiarazioni di un’amica di Dolores Rossi, madre di Freddy e Debora Sorgato e riportate in esclusiva dal settimanale Giallo, potrebbe esserci un’altra persona che starebbe nascondendo la verità sul corpo della segretaria uccisa quasi quattro mesi fa. “Cercassero, guardassero pure dove vogliono, tanto…”: con queste parole la madre di Freddy e Debora Sorgato avrebbe commentato all’amica, telefonicamente, le operazioni di ricerca del corpo eseguite dagli inquirenti che indagano al giallo di Isabella Noventa. Le parole della madre dei Sorgato, ovviamente, sarebbero state riportate agli inquirenti i quali nei giorni scorsi avrebbero sentito per circa due ore Dolores come persona a conoscenza dei fatti, sebbene abbia negato di sapere informazioni legate al delitto di Isabella Noventa. A far destare ancora maggiori sospetti, aumentando la rabbia della famiglia della vittima, sarebbe stata la risata fredda della madre di Freddy e che avrebbe fatto seguito alle sue parole. Una risata con la quale la donna avrebbe quasi gioito di fronte ad una vicenda così terribile e che avrebbe molto in comune con l’atteggiamento in carcere del figlio Freddy, anche lui certo che il corpo non sarà mai ritrovato.