Ha dell’incredibile la storia di una coppia di Taiwan separatasi a seguito delle mancate risposte di lui su LINE, una sorta di WhatsApp con gli occhi a mandorla. La donna, una cinquantenne della capitale, ha portato in tribunale il marito, di dieci anni più giovane, con tanto di prova dell’imperdonabile misfatto. Galeotta fu la doppia spunta blu, per parafrasare Dante, tanto che adesso l’uomo sarà tenuto a pagare il fio del “tradimento” sottoforma di assegno mensile. Non è la prima volta che le app di messaggistica determinano la fine di una relazione: sin dalla sua introduzione, la doppia spunta blu è sempre stata motivo di discordie, e non solo in ambito amoroso. Ad oggi, sono in molti coloro che si ingegnano per aggirarla. Ricordiamo che farlo è semplicissimo: basta accedere alle impostazioni dell’applicazione e andare a settare le preferenze nella scheda “Privacy”.
DIVORZIO, I DETTAGLI DELLA VICENDA
IL RICOVERO IN OSPEDALE
Nel corso dei sei mesi di virtuale “silenzio”, la donna ha anche subito un ricovero in ospedale. In quell’occasione, l’uomo avrebbe ignorato i messaggi della clinica che periodicamente gli notificava informazioni circa lo stato di salute della moglie. È per questo che il giudice Kao, operante nel distretto di Hsinchu, a nord di Taiwan, non ha avuto remore nel giudicare il marito “colpevole”. “Le informazioni inviate dalla signora sono state lette, ma l’uomo non ha risposto”, recita la sentenza. A quasi un mese dal ricovero, egli si è fatto sentire solo per recapitarle una serie di messaggi irrilevanti circa la salute del loro cane, senza nessun accenno alle condizioni della moglie. Per Kao, “Una coppia normale non dovrebbe trattarsi in questo modo e i messaggi del telefono sono una prova importante dello stato complessivo del matrimonio”.