Il Nobel per la Pace edizione 2017 è dell’Ican, un’organizzazione mondiale che si batte da qualche anno a questa parte per l’eliminazione delle armi nucleari. Il premio più ambito per un essere umano viene quindi assegnato a un’intera organizzazione ed è chiaramente una mossa politica. Mossa di stretta attualità viste le estreme tensioni che corrono tra la Corea del Nord di Pyongyang e gli Stati Uniti d’America repubblicani targati Donald Trump. Con le minacce quotidiane del regime coreano sul nucleare, il Nobel per la Pace assegnato all’Ican è senza obra di dubbio un segno forte e chiaro ai diretti interessati. Chi ha orecchie ascolti, quindi, e ne faccia tesoro. La fondatrice dell’Ican, la 37enne svedese Beatrice Fihn, è di certo una delle prime ad aver preso posizione contro la presidenza Trump, criticandola in maniera forte e spregiudicata sul social network dei vip per eccellenza, Twitter. Come riporta il sito di Rainews, la Fihn non aveva minimamente avuto il sentore che la sua organizzazione potesse essere una seria candidata al Nobel per la Pace: ‘E’ una sorpresa e un vero onore’, ha detto emozionata.
Donald Trump threatens nuclear war, rejects diplomacy & multilateralism, and wants to build new types of nukes but somehow states that want to make a legally binding commitment to never use or possess nuclear weapons are the irresponsible ones? https://t.co/Flrb2EjHlD
— Beatrice Fihn (@BeaFihn) 3 ottobre 2017
ICAN DI BEATRICE FIHM: CHE COS’E’ QUEST’ORGANIZZAZIONE
L’ICAN di Beatrice Fihn è una organizzazione nata nel 2007 a Melbourne, per poi trasferire le proprie sedi a Ginevra, in Svizzera. Con questa coalizione civile di caratura internazionale Fihn e soci desiderano vedere applicati i trattati per il disarmo nucleare viste le enormi conseguenze negative che questa potenza ha sia sull’essere umano che sul nostro pianeta stesso, la terra. Grazie all’Ican, l’Onu ha adottato un particolare trattato volto proprio a mettere al bando il nucleare ed è stato accettato da circa 50 Paesi nel globo. Questo trattato, al momento, è in attesa di ratifica. I numeri dell’Ican sono impressionanti: la struttura conta la bellezza di 486 organizzazioni sparse in 101 Paesi. Il tutto viene gestito e coordinato dal quartier generale presente a Ginevra. Fihn e affini stanno puntando forte sull’argomento nucleare e puntano a smantellare, nel giro di poco tempo, la bellezza di 15.000,00 armi nucleari attualmente presenti. L’Ican trae la sua più intima ispirazione dal trattato per il divieto delle mine anti-uomo (per cui, lo ricorderete, Lady Diana si battè in prima linea) del 1997.