Il governo si dice pronto ad inasprire, se necessario, il regime carcerario 41 bis per i boss mafiosi. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Angelino Alfano durante l’audizione alla Commissione parlamentare anti-mafia, riferendosi anche alle recenti minacce di Totò Riina rivolte al pm Nino Di Matteo, impegnato nel processo sulla trattativa Stato-mafia. “I boss mafiosi sappiano che se provano a far uscire ancora informazioni” dal carcere, “lo Stato è pronto a indurire sempre di più la legislazione sul carcere duro”, ha assicurato il vicepremier. “Non avremo nessuna timidezza nel fare quel che si può fare per impedire che le informazioni escano dal carcere”, ha quindi aggiunto. “Lo Stato – ha detto ancora Alfano, stavolta riferendosi proprio a Di Matteo – è dalla parte dei magistrati e metterà a disposizione tutti i mezzi tecnologici e di sicurezza per salvaguardare la loro vita”, ribadendo che “ogni attacco ai magistrati è un attacco allo Stato”. I mafiosi attualmente detenuti sono quindi avvertiti: “Se provano a far uscire, ancora, informazioni o comunicazioni, dalle carceri, lo Stato è pronto a inasprire, ancora di più, il regime del carcere duro”. Il leader del Nuovo Centrodestra ha poi assicurato anche che tutto il possibile verrà fatto “per impedire le infiltrazioni criminali” in Expo. “Riusciremo a fare un Expo mafia free, dimostreremo che si può organizzare un grande evento senza infiltrazioni criminali”.