In visita presso il cantiere Tav di Chiomonte, il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi si è detto preoccupato dal modo con cui sta cambiando la protesta nei confronti dell’alta velocità: “Non potendo bloccare un cantiere che ormai è partito, ci sono delinquenti che compiono attentati lungo le linee ad alta velocità italiane. E c’è ancora chi non ritiene che questo sia terrorismo”. Lupi è tornato dunque a commentare la sentenza con la quale quattro anarchici sono stati assolti dall’accusa di terrorismo dopo aver partecipato a un assalto al cantiere nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2013. “Personalmente mi auguro che la Procura ricorra contro quella sentenza. Non riesco a capire come si possano definire diversamente gli assalti con le bombe incendiarie se non terrorismo. E questo dovrebbero capirlo anche gli intellettuali che mostrano di sottovalutare questi fatti”. Non si tratta, ha spiegato ancora il ministro, di un giudizio sui No Tav, “ma sui criminali che usano una protesta legittima per attaccare lo Stato. La sentenza di primo grado ha comunque condannato questi criminali e violenti a tre anni e mezzo di reclusione. Se si trattasse semplicemente di ragazzi che giocano a calcio e che contestano forse non sarebbero stati condannati a questa pena”.