Bondage all’Istituto Salesiano, in programma una lezione sulla nota pratica sessuale all’interno di un convegno in programma a Mestre organizzato dallo Iusve (Istituto Universitario Salesiano Venezia). Come riporta il Corriere della Sera, diversi esperti in psicologia, sessuologia e criminologia si confronteranno sul tema: “Bondage e masochismo, dominazione e sottomissione”. Il bondage, pratica che prevede l’utilizzo di corde e legature, collari e latex, è considerata una forma estrema di sesso e sarà oggetto del convengo in programma all’Università religiosa (dove ci si laurea in psicologia e criminologia), che offre un master universitario di secondo livello per psicologi e medici dedicato alla Sessuologia. Al convegno, in programma domani 8 ottobre 2017, potranno partecipare sia gli studenti, sia coloro che fossero interessati dall’argomento. Il punto di partenza sarà l’ultima versione del Manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali del 2014, con il bondage inserito nella categoria ‘parafilia’ (pulsione erotica) e non come patologia.
“IL BONDAGE NON E’ UN DISTURBO”
Lo Iusve approfondirà l’argomento, come riporta il direttore del master in Sessuologia Salvo Capodieci ai microfoni del Corriere della Sera: “Alcuni esempi sono l’interesse intenso e persistente verso lo sculacciare, fustigare, tagliare, legare o strangolare un’altra persona ma ci sono interessi persistenti per animali, cose inanimate come le scarpe o oggetti di gomma. Fantasie e pratiche di questo tipo non possono essere considerati, dice il Manuale, disturbi: l’asticella che divide la normalità dalla perversione si sposta sempre più in basso e – continua Salvo Capodieci – risulta difficile stabilire una demarcazione tra condotte ritenute accettabili o normali e quelle che non lo sono”. L’utilità del corso è sottolineata da Nicola Giacopini, direttore del dipartimento di Psicologia: “L’interesse scientifico per il tema risponde ai bisogni formativi di professionisti e alla necessità di una riflessione antropologica seria e profonda”. Ma certamente, e inevitabilmente, il dibattito che nascerà sull’opportunità (per non parlare dei contenuti) di questo tipo di corsi in un istituto salesiano farà ancora più notizia rispetto ai contenuti di “interesse scientifico” del corso.