Ha perseguitato per quasi un anno Lara Comi, l’eurodeputata di Forza Italia che nei suoi confronti si era vista costretta a sporgere ben 8 denunce. Era il suo stalker, l’aveva riempita di fiori, bottiglie di vino, regali costosi e messaggi, incapace di accettare il rifiuto della donna. E adesso, Giovanni Bernardini, è un uomo assediato dalle fan, quasi un sex symbol. Al suo legale scrivono da tutta Italia per conoscerlo, decine di donne colpite forse dal fisico asciutto o dallo sguardo “ingenuo” dell’imprenditore di Jesolo con la passione per la politica. Lui che era arrivato a candidarsi a sindaco della sua città per Sel e Italia dei Valori, aveva messo da parte le divergenze politiche per quella donna che gli aveva rubato il cuore. Non capiva, però, come fosse possibile che la Comi si sottraesse alla sua corte, come potesse rifiutarlo. Per questo ai pensierini si era presto sostituita una vera e propria ossessione: telefonate, sms pressanti, comparsate sotto casa, fino alla ciliegina sulla torta. La consegna di un solitario da 4mila euro con successiva proposta di matrimonio che sarebbe dovuta andare in scena a margine di una partita organizzata dalle parlamentari italiane proprio contro la violenza sulle donne. Giovanni Bernardini era pronto a scendere in campo e a raggiungere la Comi, quando è stato fermato dagli uomini della Digos. Lui che doveva osservare un divieto di avvicinamento di almeno 500 metri emesso dal Tribunale di Busto Arsizio, aveva cercato di coronare il suo sogno d’amore malsano. Ora, però, come fa sapere a Il Corriere della Sera il suo legale, l’avvocato Pierpaolo Alegiani, quell’anello lo rivuole indietro:”Abbiamo chiesto il dissequestro dell’anello con brillante, costo quattromila euro. Il mio cliente lo rivorrebbe indietro, presumo per donarlo a qualche altra ragazza che cerca un corteggiatore vecchio stile. Perché di questo si tratta. Lui voleva sedurre Lara Comi, forse insistendo oltre misura, ma consapevole di non volerle certo fare del male“.
LE FAN DA TUTTA ITALIA
Quando uscirà di prigione, insomma, Giovanni Bernardini potrà consolarsi per il no di Lara Comi. Per lui c’è già la fila, decine di donne di Lecco (e non solo) pronte ad incontrarlo anche in carcere. Lo ha ammesso il suo avvocato, Pierpaolo Alegiani:”Telefonano in ufficio. Chiedono l’indirizzo del penitenziario di Lecco perché vogliono scrivergli e incontrarlo. Tutte sedotte dal suo fascino e dal suo sorriso. Lo hanno trovato bello e con quel tocco di ingenuità che intenerisce“. A nessuna di loro, evidentemente, importa che secondo la Questura quell’insistenza nei confronti della vice capogruppo del Partito Popolare Europeo sarebbe presto potuta tramutarsi in violenza. Non gli interessa che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecco, dopo aver convalidato l’arresto, abbia disposto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo, che potrebbe concludersi con una sentenza di condanna superiore ai 3 anni di carcere per il reato di atti persecutori. Lui continua a professarsi innocente, quasi sconvolto che il suo “corteggiamento vecchio stile” sia stato scambiato per stalking. Dispiaciuto di aver creato disagio, questo sì. Ma pronto a sottolineare che mai ha usato (né mai l’avrebbe fatto) violenza. L’avvocato motiva:”Abbiamo fatto istanza al Riesame: vogliamo ottenere la scarcerazione o in alternativa la misura cautelare dei domiciliari. Incensurato, di buona famiglia, economicamente agiato, Bernardini è cresciuto in una sorta di bolla dove ogni suo desiderio è sempre stato esaudito. Incapace di accettare la parola “no” ha dato vita ad un corteggiamento serrato: dolci, bottiglie di vino, gioielli, ma non ha mai usato violenza“. Quando uscirà di prigione, ad attenderlo troverà una schiera di fan. Chissà che qualcuno non attui anche con lui un corteggiamento vecchio stile…