Il 10 maggio si ricorda una santa di origine francese, Solange (italianizzata: Solangia), Vergine e Martire, la cui devozione è tuttora molto viva nel Berry, una regione che si trova nel centro della nazione e la cui capitale storica era la città di Bourges, che fu la sede di un fiorentissimo ducato durante il periodo medioevale. Solange nacque in un anno imprecisato, tra l’860 e l’865, a un paio di chilometri da Bourges, in una località denominata Villermont. La ragazza apparteneva a una povera famiglia contadina di radicata fede cristiana che lavorava alle dipendenze del conte di Bourges d’Auvergne. Era una ragazza cresciuta bella e sana, ma anche con un grande amore per la religione. Fin da piccola era abituata ad ascoltare le vite dei santi, racconti che si facevano in inverno nella stalla, dove si riunivano i contadini per riscaldarsi. Solange era rimasta particolarmente colpita dalla vita di Sant’Agnese, la giovane patrizia romana che aveva affrontato il martirio pur di non perdere la sua virtù e già all’età di sette anni aveva deciso di conservarsi vergine per divenire sposa di Cristo. Non appena fu abbastanza grande, venne mandata al pascolo ad accudire le poche pecore di proprietà della famiglia alzandosi all’alba. Ogni giorno, passando davanti alla chiesetta del borgo portava qualche fiore in dono a Gesù e poi si dirigeva in aperta campagna, dove aveva costruito una sorta di piccola cappella con tronchi e rami e qui si dedicava alla preghiera. Non era raro che fosse talmente presa dalla preghiera che cadesse in estasi, il tempo in questo modo volava ed erano poi gli angeli a richiamarla alla realtà e al piccolo gregge. Solange era anche una bambina generosa e altruista e spesso, tornando a casa dal pascolo si fermava a prestare aiuto a chi avesse bisogno.Compiuti i sedici anni, Solange era divenuta quella che si usa chiamare una vera bellezza e uno dei figli del conte, alcune fonti citano Bértrand, altre Rainolfo, se ne invaghì. Il giovane la voleva per sé ed era intenzionato a sposarla e, vedendola un giorno al pascolo intenta alla preghiera, la osservava con grande ammirazione. Un giorno attese che la ragazza terminasse le sue preghiere, le si avvicinò e le fece la sua proposta da matrimonio, ma Solange, dopo essersi inchinata di fronte al suo signore, se ne andò, senza neppure rispondergli. Il giovane nobile però non si rassegnò: voleva la ragazza a tutti i costi e più di una volta la implorò di sposarlo, ma Solange rispondeva che lei era già sposata con Gesù. Con il tempo parve che il conte avesse dimenticato la pastorella, ma non era così e un giorno, quando la incontrò nel bosco si avvicinò a lei per prenderla con la forza. La pose sulla sua cavalcatura e scatenò il cavallo in una folle corsa, ma quando l’animale si fermò, Solange fuggì tra gli alberi. L’uomo la rincorse e quando ella cadde a terra, era talmente furioso che sguainò la sua spada e la decapitò dicendo “Se non vuoi essere mia sposa, non lo sarai di nessun altro”. Allora avvenne il miracolo.Dalle labbra della testa tagliata eruppe per tre volte il grido “Gesù”, poi il corpo si rialzò da terra e afferrò la propria testa tra le mani e si incamminò verso la chiesa di Saint Martin del borgo di Saint Martin de Crot, la chiesetta dove la ragazza ogni mattina portava i fiori e proprio lì venne sepolta.In seguito venne edificata una chiesa molto più grande e anche il villaggio mutò il nome chiamandosi Sainte Solange. La tomba di Solange si trova ancor oggi là e ogni anno, nella ricorrenza del 10 maggio, i fedeli del Berry si recano in pellegrinaggio per rendere omaggio a quella che è divenuta la patrona dell’intera regione.