Si avvicina la notte di San Silvestro, nel quale non si festeggia solo Capodanno ma soprattutto il Papa Silvestro I. Fu il 33esimo vescovo di Roma e diventò pontefice il 31 gennaio del 314. Il suo pontificato durò 21 anni e, nonostante Costantino I oscurò la sua figura, non è passato affatto inosservato. I suoi sforzi dal punto di vista religioso non furono evidenti, ma il suo pontificato fu caratterizzato da eventi importanti, come il Grande concilio ecumenico e la promozione della costruzione delle prime grandi basiliche romane. Fu, infatti, dietro richiesta di Silvestro che Costantino fondò la basilica di San Pietro. Dalla loro collaborazione nacquero altre due basiliche, quella in onore di San Paolo e l’altra in onore di San Giovanni. E non è un caso se è considerato il patrono dei muratori. Morto il 31 dicembre 335, lasciando il posto nella sede pontificia vacante per 18 giorni (Papa Marco fu il successore), Silvestro fu sepolto nelle Catacombe di Priscilla. Le sue reliquie furono traslate, ma c’è chi sostiene che siano state traslate nella chiesa di San Silvestro in Capite e chi, invece, sostiene che furono traslate a Nonantola di Sant’Anselmo.
Sabato 31 dicembre 2016 sarà l’ultimo giorno dell’anno. Inoltre, sarà anche la giornata dedicata alla commemorazione di san Silvestro, uno dei numerosi papi della chiesa cattolica. Non si hanno dati certi sulla sua nascita. Intorno al 313, il pontefice originario dell’Africa Milziade muore e viene sostituito da san Silvestro. Durante il suo ultra-ventennale pontificato, san Silvestro deve avere a che fare con il duro imperatore Costantino I. Quest’ultimo è cristiano e conduce Roma verso l’addio al paganesimo. Dopo un inizio all’insegna della stima reciproca, iniziano i grattacapi. Dopo aver ricevuto il palazzo del Laterano e la Basilica di San Giovanni, Costantino offusca rapidamente l’operato del papa e gestisce tutto il suo potere, rendendolo praticamente inutile.
San Silvestro viene così considerato come l’uomo di Costantino. I due concili di Arles e Nicea portano il nome dell’imperatore e rinnovano la Chiesa del suo periodo, senza che san Silvestro possa avere un ruolo rilevante. Tutto ciò anche perché il pontefice non possiede le competenze e la personalità giuste per tenere la situazione in pugno, ma piuttosto si lascia sopraffare dall’icona ingombrante di quello che può essere considerato come il suo superiore. Costantino si definisce persino come il vescovo dei vescovi e assume sempre più valenza soprattutto in Oriente. Inoltre, riesce a riportare ordine in una Chiesa martoriata dalle eresie.
Nonostante le sue attività abbastanza scarse in vita, san Silvestro viene molto stimato dai suoi contemporanei. Dopo la sua morte datata al 31 dicembre 335 e avvenuta a Roma, viene nominato Confessore grazie ad un’esistenza dedita alla preghiera e all’amore per il Cristo. Viene sepolto nelle Catacombe di Priscilla a Roma e il suo corpo viene trasportato presso la chiesa di San Silvestro in Capite, oltre quattro secoli dopo il suo decesso. La sua celebrazione cade il 31 dicembre proprio in ricordo della sua morte, anche se i cristiani ortodossi e gli orientali lo festeggiano il 2 gennaio.
In Italia e non solo, la notte di san Silvestro è diventata una delle più importanti di tutto l’anno e non soltanto perché lo conclude. Infatti, essa diventa un’occasione per vivere un vero e proprio cenone. Alcuni piatti non possono proprio mancare, come ad esempio il cotechino con le lenticchie o lo zampone. È una lunga notte di grande festa per guardare con fiducia e felicità ad un anno che inizierà a partire dalla mezzanotte, col tipico conto alla rovescia e lo stappo dello spumante di buon augurio.
Il 31 dicembre è anche il giorno della commemorazione di altri santi. Tra questi, vanno ricordati la vergine Santa Caterina Labouré, il mercedario Beato Domenico de Cubells, la suora vincenziana Beata Giuseppina Miccoli, il vescovo San Mario di Losanna, la vergine e martire Santa Paolina e San Zotico di Costantinopoli.
Vi è mai capitato di chiedervi perché la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio si chiama Notte di San Silvestro? Innanzitutto non c’è nessuna relazione tra la vita di questo papa e i festeggiamenti di Capodanno. La relazione tra la vigilia di Capodanno, che è una festa laica, e la santità di Papa Silvestro I, è frutto di una semplice coincidenza tra la fine dell’anno e il calendario dei santi. Se il 31 dicembre è dedicato a San Silvestro è perché è questa la data della sua morte e sepoltura. Va precisato comunque che per il calendario ortodosso il giorno di San Silvestro è, invece, il 2 gennaio. Gli ortodossi, dunque, non rischiano di confondersi tra la vigilia di Capodanno e la Notte di San Silvestro. Per alcuni comunque San Silvestro rappresenta una sorta di traghettatore, cioè colui che guida le anime, trasportando le persone verso il nuovo anno. Una forzatura? Senza dubbio, ma in effetti sotto il suo pontificato la Roma pagana lasciò spazio a quella cristiana, quindi in qualche modo è stato coinvolto in un cambiamento significativo.