Santo del giorno 15 settembre 2011: Beata Vergine Maria Addolorata – In Cordula H.U. von Balthasar scrive che il sì di Maria sotto la croce è il caso serio da cui nasce la Chiesa. Prima di lui Jacopone da Todi, in forma drammatica aveva rappresentato il dolore della Madre sotto la croce con la sua lauda Donna de Paradiso e con la sequenza latina Stabat Mater dolorosa. Si direbbe che il sì doloroso di Maria sotto la croce abbia ispirato l’arte di ogni tempo, nella ricerca di una immedesimazione con una pena indicibile, ma anche con l’obbedienza che ha caratterizzato la figura della Madonna in ogni momento della sua vita.
“Stava Maria dolente, senza respiro e voce / mentre pendeva in croce del mondo il Salvator”; “Voi ch’amate lo Criatore, ponete mente a lo meo dolore: ch’io son Maria, co lo cor tristo, la quale avea per figliol Cristo, la speme mia e dolce acquisto fue crocifisso con li peccatori”: i secoli hanno cantato e rappresentato il dolore della Madre e ogni donna l’ha sentita sorella soprattutto in quel momento: “Santa madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano fisse nel mio cuor”: ancora oggi durante la Via Crucis non è inconsueto sentire queste note.
Ognuno può riandare ai dipinti della Crocifissione, dove Maria è quasi sempre presente, in dolorosa preghiera davanti al destino compiuto di suo Figlio. Il dramma del Golgota non ha avuto decine di testimoni, ma i pochi soldati romani e i cari che non l’hanno abbandonato. Maria è lì, ritta e piegata dal dolore, sorretta dall’affetto delle altre donne, sostenuta da Giovanni, suo nuovo figlio.
Dal sì di Maria tutti sono generati; dal piccolo sì detto dagli uomini nelle circostanze della vita la Chiesa si dilata, senza bisogno di programmi e di visibilità, si rende più gioiosa e attrae altri alla gioia.
La liturgia assume e sintetizza le intuizioni di artisti, poeti e musicisti, il pensiero dei teologi, trasformandoli in preghiera. Per questo giorno la Chiesa si affida a san Paolo e a san Bernardo. Dell’apostolo viene citato un breve passo tratto dalla lettera ai Colossesi: “Sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa”.
San Bernardo chiarisce: “Non meravigliatevi, o fratelli, quando si dice che Maria è stata martire nello spirito. Si meravigli piuttosto colui che non ricorda di aver sentito Paolo includere nelle più grandi colpe dei pagani, che essi erano privi di affetto. Questa colpa è stata ben lontana dal cuore di Maria, e sia ben lontana anche da quello dei suoi umili devoti”.