Atlante del Cancro, importanti passi avanti nella ricerca per la lotta contro i tumori. Come sottolineato dal Corriere della Sera, il progetto Cancer Genome Atlas, lanciato nel 2006, è la più ampia indagine mai condotta sulla genetica dei tumori: sono stati catalogati i dati di circa dieci mila pazienti e sono stati descritti nel dettagli trentatre tipi diversi di cancro. I risultati degli studi dei ricercatori sono stati pubblicati su quattro riviste scientifiche: Cell, Cancer Cell, Cell Reports e Immunity. Importanti i risultati condotti, con gli studiosi che hanno individuato, su circa 23 mila geni, quelli che sono coinvolti nelle diverse neoplasie. Sostenuta dal National Cancer Institute e dal National Human Genome Research Institute, la ricerca ha sottolineato che quasi due tumori su tre sono riconducibili a delle mutazioni genetiche.
ATLANTE DEL CANCRO
Il direttore dell’Oncologia all’Irccs Arcispedale S. Maria Nuova (Reggio Emilia) Carmine Pinto ha analizzato così i risultati degli studi: “Abbiamo scoperto che il cancro si sviluppa da un danno al Dna in una cellula che, di conseguenza, inizia a comportarsi in modo anomalo, riproducendosi senza controllo e creando uno squilibrio nell’armonia dell’organismo”, le sue parole al Corriere della Sera. L’Atlante del Cancro ha aggiunto importanti dettagli nella ricerca, ad esempio: “Comprendere i rapporti fra i differenti tipi di cancro può avere concrete implicazioni nella pratica clinica”, il commento del direttore scientifico dell’Istituto nazionale di genetica molecolare Sergio Abrignani. E soprattutto “Il “profiling” dei tumori compiuto dal Pan Cancer Atlas dovrebbe dare importanti indicazioni sulle terapie da seguire in quei 28 tipi di cancro”. Infine, una metafora per spiegare i risultati prodotti: “In pratica il Pan Cancer Atlas è come un enorme albero, le cui radici e sotto-radici rappresentano nuovi e differenti tipi di classificazione dei tumori, non più basati sul raggruppamento dei diversi tipi di tumore sulla base dell’organo e del tessuto interessato, ma piuttosto su una classificazione a tema basata sui profili genomici delle diverse componenti cellulari presenti nei diversi tipi e sottotipi di tumore”.