È il santo del giorno che si celebra oggi nella Chiesa Cattolica Romana, il più importante di questo 8 gennaio 2016 rispetto a tutti gli altri che trovare qui sotto nell’ultimo paragrafo. Proviamo a vedere la sua storia, che parte da Peñafort dove nacque nel 1175 in una nobile famiglia abitante a Vilafranca del Penedès, nei pressi di Barcellona. Non si hanno molte informazioni a proposito della sua infanzia; sappiamo, tuttavia, che studiò egregiamente materie quali retorica e filosofia nella cattedrale, guadagnandosi una volta cresciuto il ruolo di insegnante nella cattedrale stessa. Successivamente, si recò a Bologna per proseguire gli studi di diritto all’università. Qui, dopo aver conseguito la laurea, continuò a esercitare la sua carica di professore di diritto canonico. San Raimondo conduceva una vita fatta di studio e funzioni ecclesiastiche. Tornò a Barcellona, dove il vescovo gli conferì il ruolo del canonico della cattedrale. Precisamente nel giorno del venerdì santo del 1222, San Raimondo di Peñafort entrò nell’Ordine dei frati predicatori (l’Ordine domenicano). Conseguentemente alla sua entrata nell’ordine, il santo rispettò le regole corrispondenti alla sua nuova vita con estrema costanza e riverenza. Proprio per il suo desiderio di ravvedimento continuo, gli venne dato l’incarico di stilare una raccolta dei vari casi di coscienza: questa raccolta è stata chiamata Summa de Casibus Poenitentiae (o anche Somma di San Raimondo). Per premiarlo del lavoro svolto con impegno e per la sua umiltà, da quel momento papa Gregorio IX cominciò ad affidargli rilevanti incarichi ecclesiastici. Nel 1234, gli venne offerto l’arcivescovado di Tarragona, ma San Raimondo rifiutò. Verso l’età dei settant’anni, San Raimondo, ormai anziano e indebolito dalla malattia, rinunciò a ogni carica ufficiale della Chiesa. Tornato al suo luogo natio, continuò la sua vita impegnandosi nella preghiera, nella conversione altrui verso il Cristianesimo e nella preparazione dei nuovi membri dell’Ordine domenicano. Il santo attese così la sua morte, che avvenne nell’anno 1275, quando aveva ormai raggiunto i cento anni di vita. Il giorno della ricorrenza che festeggia il santo avviene proprio nei giorni vicini a quello in cui morì (il sei gennaio). La sua canonizzazione è avvenuta nel 1601 da parte di papa Clemente VIII. San Raimondo di Peñafort, inoltre, scrisse con scrupolo e lealtà a proposito del sacramento della penitenza.
Di Peñafort è santo patrono della Facoltà di Diritto Canonico e, conseguentemente, dei giuristi; in sua memoria è stato creato un Ordine cavalleresco spagnolo, destinato a coloro che si distinguano per speciali meriti nell’applicazione e nella gestione del diritto. In suo onore, avviene una Celebrazione, composta da sollennità sia religiose che accademiche, da parte delle facoltà di cui il santo è protettore.
Altri santi a cui il giorno di venerdì otto gennaio è dedicato sono Sant’ Alberto di Cashel (vescovo), Santi Luciano, Massimiano e Giuliano (martiri di Beauvais), Santa Gudula (vergine), sant’Erardo di Ratisbona (vescovo), San Severino (abate), Beata Eurosia Fabris Barban (Terziaria Francescana).