Il 19 aprile è il giorno dedicato alla commemorazione di Sant’Emma di Sassonia, vissuta nei primi anni del secondo millennio ed estremamente venerata in Germania e non solo. Non si sa quando e dove sia nata. Si sa che è vissuta in Germania e che fa parte di una famiglia abbastanza facoltosa, con suo fratello, Meinwerk, che diventa vescovo della città di Paderborn. Fin da giovanissima, Emma si sposa con Ludgero di Sassonia, che però muore quasi subito. Nonostante la sua bellezza e gioventù, la ragazza decide di restare vedova per tutta la vita, e quindi di non risposarsi. E questa condizione personale perdurerà per oltre quaranta anni, con la futura Santa che non avrà neanche un figlio. In seguito a tale disgrazia, Emma sceglie di dedicare tutto il resto della sua esistenza alla carità e alla misericordia. Il suo status di vedova viene considerato come il più complicato in assoluto, ma la donna riesce a portarlo avanti con grande dignità e integrità d’animo.
E tutto ciò non cambia nonostante i tentativi di diversi spasimanti, pronti a conquistarla in ogni modo. In questo modo, Sant’Emma riesce a resistere a tutti i tipi di tentazione, seguendo così alla lettera le istruzioni di San Bernardino da Siena, che ha predicato una vita da religiosa esemplare. Emma intende amministrare con parsimonia e generosità le sue ricchezze economiche, distribuendole con sapienza ai meno abbienti e a chi gestisce organizzazioni basate sulla pura beneficenza. Si dedica in maniera assoluta al prossimo e alla preghiera, diventando così un perfetto esempio di spiritualità. E tutto questo viene portato avanti fino al giorno della sua morte, il 19 aprile del 1040.
Un autentico modello di vedova cristiana che difficilmente si ritroverà nel corso della storia. In questo modo, Sant’Emma è riuscita ad onorare la memoria di suo marito fino all’ultimo giorno, scegliendo di non tradirlo con nessun altro e di professare la sua fede davanti al Signore. Ancora oggi, la sua mano è rimasta intatta per simboleggiare una generosità determinata dai fatti, e non soltanto dalle parole. È stata una serva fedele di Cristo. A poco meno di un millennio dal suo decesso, ancora oggi la Santa viene molto venerata da milioni di fedeli cristiani, pronti sempre ad adorarla. Da menzionare anche la sua costruzione di una Chiesa in onore della Vergine Maria, che successivamente è stata oggetto di una lunga sequenza di pellegrinaggi da parte di religiosi e non. Come già accennato in precedenza, la mano di Sant’Emma è rimasta intatta fino ad oggi. Si può vederla sotto forma di reliquia nel monastero di Werden, dedicato a San Ludgero. Tutto il resto del corpo della donna può essere visto nella cattedrale di Brema, ma senza la famosa mano. Per un nome, quello di Emma, che trae origine proprio dalla Germania e che sarebbe derivato da Imma, diminutivo noto della Immacolata Concezione.