Non si da pace Daniele Carli, il 40enne ingegnere che suo malgrado è salito in queste ore alla ribalta delle cronache dopo essersi dimenticato la figlia di un anno in auto. Faceva quella strada tutte le mattine, l’uscita di casa, quindi l’asilo nido dove lasciava la figlia, e poi il lavoro. E invece qualcosa deve essersi inceppato, forse sovrappensiero il padre ha saltato la prima tappa, recandosi direttamente alla Continental come se nulla fosse. Alle 16:00 la chiamata della moglie, disperata: “Dov’è nostra figlia”, con il resto degli eventi che purtroppo é cronaca di queste ultime ore. «Appena Gabriella mi ha chiamato, mi si è accesa la lampadina. Ma era tardi», le parole dell’uomo, come riportato da Il Messaggero. Un uomo disperato, in stato di shock: «Come fai – ha ripetuto ieri come una litania davanti agli amici – anche solo a guardarmi negli occhi, Gabriella. Sono l’assassino di nostra figlia». Chi lo conosce lo difende: «Un ragazzo e un padre eccezionale», ma le parole non servono in questi momenti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INDAGATO IL PADRE DELLA BIMBA
E’ stato aperto un fascicolo dopo la morte della piccola bimba di un anno, dimenticata dal padre nella propria auto nella giornata di giovedì. L’uomo, un ingegnere 40enne, si era recato al lavoro, lasciando però la figlia nella propria automobile mentre era in fabbrica. La procura di Pisa ha aperto un’indagine dove attualmente l’unico iscritto sul registro e appunto l’uomo di cui sopra. A condurre le operazione è il sostituto procuratore di Pisa, Giancarlo Dominijanni, e la motivazione è omicidio colposo. Intanto il corpicino della piccola deceduta è stato trasferito presso l’istituto di medicina legale dove verrà eseguita l’autopsia, che stabilirà con certezza le cause della morte. Il padre della vittima, che era anche un esponente del PD, è stato ricordato così dal consigliere regionale Antonio Mazzeo: «Ci stringiamo intorno al dolore di una famiglia che sta vivendo il più terribile dei drammi – si legge su Facebook – Pisa è sconvolta da una tragedia immane come solo la morte di una bambina di un anno può essere. Questo è uno di quei momenti in cui non ci sono parole adeguate e l’unica cosa che ci sentiamo di fare è fermarsi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERZO CASO IN TOSCANA
San Piero a Grado, in provincia di Pisa, è ancora scossa per quanto accaduto ieri pomeriggio, quando un uomo ha dimenticato sua figlia di un anno chiusa in auto, causandone la morte. Daniele Carli, questo il suo nome, non riesce a darsi pace, ritenendosi responsabile di quanto accaduto alla bambina. La Nazione ricorda che purtroppo questo è il terzo caso che si registra in Toscana nell’arco di un anno. All’inizio di giugno del 2017, un madre dimenticò la figlia di 18 mesi in auto a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo. La donna si è accorta di quanto accaduto solo riprendendo l’auto a fine giornata per tornare a casa. A fine luglio, stavolta a Vada, in provincia di Livorno, un’altra donna lasciò in auto la figlia di 18 mesi per alcune ore. La bimba, anche se ritrovata ancora in vita, morì il giorno seguente all’ospedale Meyer di Firenze per le conseguenze dell’asfissia e della disidratazione. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
PISA, IL PADRE DELLA BAMBINA MORTA IN AUTO: “L’HO UCCISA IO”
Sono le ore 15:00 di giovedì pomeriggio, 18 maggio, quando mamma Gabriella si reca come ogni giorno all’asilo nido per prendere la figlia Giorgia. Peccato però che quella bimba di un anno non sia mai arrivata all’istituto di Pisa. «Daniele, ma dove è Giorgia?», la telefonata allarmata della donna al marito, che risponde di averla accompagnata come al solito presso l’asilo. Ma subito dopo viene assalito da un enorme dubbio, spegne il telefono e corre all’impazzata sul piazzale della ditta dove lavora, apre la macchina, una Peugeot Station Wagon grigia, e si mette ad urlare dopo la tragica scoperta. Sua figlia, di un anno, era lì davanti ai suoi occhi, priva di vita sul sedile posteriore dell’auto, dopo un’agonia di circa 8 ore, complice le alte temperature registrate all’interno del mezzo parcheggiato sotto il sole. «L’ho uccisa», ripete il padre, Daniele Carli di anni 45, che non riesce a darsi pace, lui che è un ingegnere della Continental, industria specializzata nella produzione di componenti per motori d’auto fra Pisa e Livorno, e molto conosciuto in zona per la sua attività politica nel Pd. Una tragica vicenda, dove tutti hanno colpe, o dove forse nessuno ce le ha veramente, soprattutto la piccola Giorgia… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NUOVI DETTAGLI
Dramma a San Piero a Grado, in provincia di Pisa, dove una bimba di quasi un anno è stata trovata morta in auto. Il padre l’ha dimenticata all’interno del veicolo, poi si è recato a lavoro. Avrebbe dovuto accompagnarla all’asilo prima di andare in azienda, ma la sua dimenticanza è stata fatale. Il Comune in segno di lutto ha annullato alcuni eventi che erano previsti stasera per la festa di apertura delle Mura di Pisa. «La città è piegata per la tragedia, è un dolore di tutta la nostra comunità, che non ha parole. Abbracciamo la famiglia di Giorgia», il commento del sindaco Marco Filippeschi. Anche il Partito democratico ha annullato le iniziative pubbliche previste per oggi e domani: «Esprimo la vicinanza di tutto il partito alla famiglia. Ogni parola è superflua, annunciamo che per oggi e domani ogni iniziativa pubblica è sospesa, appellandoci al senso di responsabilità e all’umanità di tutti», ha affermato il segretario provinciale Massimiliano Sonetti. (agg. di Silvana Palazzo)
LA MAMMA HA FATTO SCATTARE L’ALLARME
Rilievi in corso da parte di operatori della scientifica e carabinieri a San Piero a Grado, in provincia di Pisa, nel parcheggio dove un uomo ha dimenticato in auto la figlia di quasi un anno, morta all’interno del veicolo. L’uomo avrebbe parcheggiato l’auto sul posto di lavoro dimenticando di portare la figlia all’asilo e lasciandola in macchina. Se ne è reso conto otto ore dopo, quando la mamma della piccola lo ha chiamato. Era andata a prenderla all’asilo nido nel quartiere dove vivono, senza trovarla. Così sono stati messi in moto i soccorsi, più o meno negli stessi minuti in cui un altro lavoratore dello stabilimento aveva notato la presenza della bimba nella macchina. Quando il 118 è arrivato la bimba era già morta. È stata aperta un’inchiesta dal sostituto procuratore Giancarlo Dominijanni. Nel frattempo la salma della piccola è stata trasferita per l’autopsia all’istituto di medicina legale. (agg. di Silvana Palazzo)
BIMBA UCCISA FORSE DALLE ALTE TEMPERATURE
Si aggiungono nuovi particolari al drammatico episodio avvenuto oggi in provincia di Pisa, dove una bambina è morta dopo essere stata dimenticata dal padre in auto per diverse ore, mentre quest’ultimo era al lavoro. La piccola non aveva un anno, lo avrebbe compiuto nei prossimi giorni. Il papà, come spiega Il Fatto Quotidiano l’avrebbe lasciata nella vettura, rimasta ferma per ore nel parcheggio dello stabilimento in via Livornese a San Piero a Grado dove lavorava, dalle 8 del mattino alle 16. Quando però è stato dato l’allarme la piccola era già morta. La bimba è stata trovata sopra un seggiolino montato sul sedile dell’auto e probabilmente sarebbe morta in seguito alle elevate temperature provocate dal sole che per ore ha battuto proprio sulla vettura. La figlia era la secondogenita ed il padre è un ingegnere originario del Grossetano ma residente a Pisa con la famiglia. Per anni ha ricoperto un ruolo attivo nel Pd locale ricoprendo anche il ruolo di segretario di circolo. Quello avvenuto oggi è solo uno dei molteplici casi avvenuti negli ultimi anni. L’ultimo era accaduto il 7 giugno scorso, a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo dove una bimba di 18 mesi era morta dopo essere stata dimenticata in auto dalla madre. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MORTA BIMBA DI UN ANNO: LASCIATA IN AUTO DAL PADRE
Ha lasciato la sua bambina di appena un anno nella sua auto nel parcheggio dello stabilimento dove lavora, dimenticandosene per ore. Purtroppo però per la piccola non c’è stato nulla da fare e quando è stato lanciato l’allarme per lei era ormai troppo tardi. E’ quanto avvenuto questa mattina nel Pisano dove un padre aveva portato con sé la figlia lasciandola però nella sua automobile e recandosi a lavorare nello stabilimento di componentistica auto, nei pressi della base militare dell’esercito statunitense di Camp Darby, poco lontano da Livorno. Ne dà notizia oggi Repubblica.it nell’edizione fiorentina, fornendo le prime informazioni sulla terribile tragedia che si è consumata in questi istanti. Sul posto sarebbero giunti prontamente polizia e carabinieri insieme agli operatori del 118 e i vigili del fuoco. Nonostante le manovre di rianimazione, la bambina era già morta dopo essere stata dimenticata dal suo genitore.
BIMBA LASCIATA IN AUTO PER MOLTE ORE
La bambina di un anno sarebbe morta dopo aver trascorso diverse ore rinchiusa nell’auto del padre, mentre quest’ultimo, dimenticandosi probabilmente di lei, aveva parcheggiato la sua vettura nel parcheggio dello stabilimento industriale dove lavora, a San Piero a Grado in provincia di Pisa, assentandosi per molte ore. L’allarme è scattato nel pomeriggio di oggi, solo intorno alle 16:00. Prontamente i soccorsi sono giunti sul posto della tragedia ma appena sono riusciti a recuperare la bambina, non hanno potuto fare altro che constatarne il suo decesso. Polizia e carabinieri stanno ora cercando di ricostruire l’accaduto e accertare con estrema esattezza i fatti. Secondo quanto rivela La Nazione, il padre sarebbe entrato in ufficio intorno alle 8 del mattino e solo molte ore dopo si sarebbe accorto della presenza della piccola nell’auto, rimasta nel parcheggio per svariate ore.