Un particolare piuttosto inquietante emerge dalle prime ricostruzioni di Repubblica Palermo sul caso di morbillo avvenuto nella città di Catania: sarebbe infatti stata la mamma del piccolo di 10 mesi ad averlo contagiato non essendo lei stata vaccinata al virus pericoloso. Secondo i primi accertamenti dell’ospedale Garibaldi – cui però dovranno arrivare conferme o smentite nelle prossime ore – sarebbe dunque stata lei a contagiare involontariamente il bambino già affetto da particolari complicate e devianze sul fronte cardiocircolatorio. «Chiederemo l’accertamento autoptico per capire cosa è accaduto, ma è chiaro che in città c’è stato un pericoloso calo delle coperture vaccinali che ha determinato il diffondersi del virus. La protezione del gregge è venuta meno», spiega il manager dell’ospedale Giorgio Santonocito ai colleghi dell’Ansa. Su Twitter il virologo e tra i massimi sostenitori della causa vaccini, Roberto Burioni, lancia un appello molto duro sulla vicenda di Catania pochi giorni dopo la polemica sul giocattolo “Morbillno” della Giochi Preziosi: «Non è Cicciobello, non è un bambolotto. E’ un bambino di 10 mesi, troppo piccolo per essere vaccinato, ad essere morto a Catania per il morbillo. Se tuttti si fossero vaccinati l’avremmo protetto con l’immunità di gregge, invece l’ha contagiato proprio la madre. Non vaccinata».
NUOVO CASO DI MORBILLO
Un piccolo bimbo di 10 mesi è morto questa mattina all’ospedale Garibaldi di Catania per alcune gravi complicanze legate ad una forma acuta di morbillo: una lunga storia ospedaliere nelle ultime settimane si conclude nel peggiore dei modi per una giovane famiglia catanese, con la morte prematura di un bambino che tra due mesi avrebbe compiuto il suo primo anno di vita. Era stato ricoverato ad Acireale, riporta l’Ansa, ma da due giorni era stato ricoverato nel nosocomio di Catania per l’aggravarsi delle sue condizioni respiratorie e cardiocircolatorie. Il piccolo era già sofferente da tempo di una complicanza e difetto cardiaco per il quale era stato ricoverato dal 3 al 16 marzo scorso nel reparto di pediatria dell’ospedale Garibaldi-Nesima: aveva contratto una acuta forma di broncopolmonite in presenza di un «virus respiratorio sinciziale e da dove era stato dimesso migliorato con programmato di un controllo a distanza di 10 giorni», riporta sempre l’AnsaSalute. Poi l’arrivo del morbillo e un nuovo ricovero ad Acireale prima dell’aggravarsi delle sue condizioni che lo costringono ad un trasferimento a Catania: alle 10.15 stamani è rimasto senza vita nel reparto di Rianimazione diretto dal dottor Sergio Pintaudi.
IL GIUDIZIO DEL MEDICO E L’ALLARME A CATANIA
Contattato direttamente dall’Ansa, il direttore medico del reparto che ha ospitato il piccolo scomparso questa mattina ha spiegato che «l tragico evento occorso al piccolo paziente, che non era nell’età da poter essere vaccinato e quindi ha contratto l’infezione da chi vaccinato non era, deve essere di monito affinché tutti capiscano che vaccinandosi, si protegge non solo se stessi ma tutta la comunità». Solo in quell’ospedale a Catania sono ben 218 i casi fino ad oggi di morbillo diagnosticati con due decessi, compreso il bimbo di 10mesi. È forte allarme dunque in tutto il territorio per una malattia che più volte è entrata in “discussione” sul tema più ampio nazionale dei vaccini: «La copertura vaccinale è significativamente cresciuta, ma non abbastanza. Così a Catania assistiamo a una epidemia in atto», spiega il responsabile dell’Asp di Catania, Mario Cuccia che poi aggiunge amaramente, «Il morbillo non è una malattia banale, la maggior parte dei casi trattati nelle strutture sanitarie etnee riguardano pazienti non vaccinati, tranne sei o sette casi sottoposti a una sola dose di vaccino».