Anche il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha fatto visita alla camera ardente di Gualtiero Marchesi. Luigi Di Maio ha salutato i familiari dello chef nel foyer del Teatro dal Verme di Milano, soffermandosi brevemente in raccoglimento di fronte alla bara insieme al candidato governatore della Lombardia, Dario Violi. Subito dopo si è allontanato, come riportato dall’Ansa, senza rilasciare dichiarazioni. Per l’ultimo saluto al grande chef Gualtiero Marchesi folla al Teatro dal Verme di Milano. A rendere omaggio allo chef anche la direttrice storica della Cucina Italiana e gli chef cresciuti alla scuola di Gualtiero Marchesi, oltre agli agricoltori della cooperativa Krokos Kozanis, primo produttore mondiale di zafferano biologico. Nel foyer è stato allestito anche un “collage” di piatti celebri dello chef accanto ad una statuina. I funerali si terranno domani nella chiesa di Santa Maria del Suffragio. (agg. di Silvana Palazzo)
L’ADDIO DI ELIO: “ERAVAMO AMICI, È STATO UN GRANDE ARTISTA”
E’ il giorno in cui i cittadini di Milano e non solo potranno salutare il grande maestro Gualtiero Marchesi nella camera ardente realizzata presso il teatro Dal Verme, in attesa dei funerali che si celebreranno ufficialmente domani. Personaggi famosi e semplici cittadini, da questa mattina sfilano davanti alla bara del grande chef, attorno alla quale campeggiano ghirlande di rose e ciclamini bianchi, nonostante la richiesta della famiglia di destinare offerte alla Fondazione piuttosto che fiori. Come riporta Corriere.it, tutto sembra pensato per ricordare con affetto e con una vena artistica l’addio a Marchesi, a partire dalla presenza di una statua in cartapesta realizzata da Libero Gozzini e che immortala proprio lo chef mentre suona il violino con una forchetta, a testimonianza della sua grande passione per la musica. E a proposito di musica, a scandire le condoglianze in questa giornata, un Trio di Beethoven suonato dai nipoti del grande maestro, il “Trio Dandolo”, figli di Simona. A rinnovare il ricordo di Gualtiero è oggi anche Stefano Belisari, Elio di “Elio e le Storie Tese”, che ha commentato: “Eravamo amici e lui è stato un grande artista”. Lo chef era solito andare ai suoi concerti. A testimonianza della stima reciproca, la musica di attesa telefonica del Marchesino animata dalla canzonetta milanese La Gagarella del Biffi Scala che vede protagonisti proprio i due amici. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SALA: “UNA VIA DI MILANO PORTERÀ IL SUO NOME”
In tanti lo avevano chiesto e ora arriva la conferma dal sindaco stesso di Milano: “tra 10 anni la nostra città dedicherà una via per Gualtiero Marchesi”. Una promessa di omaggio per un personaggio che ha reso grande Milano nel mondo, con un senso per la bellezza e la cura del cibo che fuoriesce dalla cucina ed entra di diritto nella cultura radicata dell’italianità e della “milanesità” dello chef tra i più grandi di tutti i tempi. «Milano dedicherà una via a Gualtiero Marchesi, ma tra 10 anni perché vogliamo rimanere fedeli alle regole, altrimenti è sempre un’eccezione», spiega il sindaco Giuseppe Sala davanti alla camera ardente al Dal Verme. Invita poi il primo cittadino a fare emergere borse di studio e altre possibile dediche per il grande cuoco scomparso il giorno di Santo Stefano: «Ai tanti che lo chiedono, come il presidente del consorzio del Grana Padano – ha detto Sala – io dico: dedicate voi una borsa di studio, troviamo il modo di riconoscere il suo grande valore. Per mantenere vivo il ricordo di Gualtiero Marchesi può avere un senso anche che prosegua la scuola di cucina, un’iniziativa che meriterebbe un rapporto tra pubblico e privato». Davanti alla bara di Gualtiero Marchesi, Sala ha poi chiosato trattando il tema del ristorante alla Scala: «tra le caratteristiche fondamentali di Gualtiero, la prima è la voglia di non mollare mai, fino all’ultimo giorno, per questo sono contento che il suo ristorante sia stato confermato tramite gara alla Scala per i prossimi 10 anni; l’altra cosa è la capacità di insegnare, che è il miglior investimento». Commosso e conciso il messaggio che Sala lascia in camera ardente per Marchesi: «Caro Gualtiero, il mio ricordo e la mia stima per te per un uomo che fino all’ultimo ha contribuito alla meravigliosa storia della nostra Milano». (agg. di Niccolò Magnani)
CAMERA ARDENTE AL TEATRO DAL VERME
Non un semplice chef ma un vero e proprio maestro ed innovatore della cucina italiana, Gualtiero Marchesi si è spento all’età di 87 anni lo scorso 26 dicembre, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo culinario. I funerali sono fissati per domani, venerdì 29 dicembre nella sua città, Milano, presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio proprio a pochi metri dall’abitazione nella quale è morto martedì sera, circondato dall’affetto dei suoi cari. La Fondazione Marchesi, da lui stesso creata nel 2010 in occasione del suo 80esimo compleanno, lo ha annunciato con una nota ufficiale nella quale ha voluto salutare per l’ultima volta il grande cuoco, definendolo al tempo stesso “Maestro e uomo di cultura” ma anche “spirito libero, arguto e coraggioso che con la sua cucina, basata sulla materia, l’essenzialità e l’eleganza ha rivoluzionato la tradizione diventando un esempio per i futuri cuochi”. Al termine della cerimonia funebre, come anticipa Corriere.it, la salma sarà cumulata nel cimitero di San Zenone Po (Pavia), paese di origine dei genitori e dove da sei mesi riposa la moglie Antonietta, suo grande amore. La famiglia e la Fondazione hanno chiesto che per il funerale non fossero inviati fiori ma offerta alla medesima Fondazione che prende il suo nome. Fino a poche ore fa non si conosceva ancora quale fosse il luogo prescelto per la camera ardente aperta al pubblico ma come inizialmente ipotizzato, sarà il Teatro Dal Verme ad accogliere coloro che vorranno rendere l’ultimo saluto al vero maestro della cucina nel mondo. La camera ardente sarà aperta ufficialmente da oggi, 28 dicembre alle ore 10:00 e fino alle 20:00 e poi il giorno dei funerali, dalle 9:00 alle 10:00.
GUALTIERO MARCHESI, LE REAZIONI DEGLI CHEF STAR DEI TALENT TV
Nelle passate ore, dopo l’annuncio della morte di Gualtiero Marchesi, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio che si sono susseguiti sui social. A rompere il silenzio, seppur con brevi ma sentite parole, sono stati proprio gli stessi allievi del grande maestro, i quali sono poi diventati popolari anche grazie al loro approdo sul piccolo schermo. Tra questi, Carlo Cracco, che proprio un anno fa lo aveva criticato per alcune sue affermazioni in merito agli chef televisivi ma che dopo l’annuncio della sua scomparsa ha messo fine alle polemiche limitandosi a scrivere via Twitter: “Ciao Maestro. E grazie”. A dovere tantissimo alla genialità di Gualtiero anche Davide Oldani, che ha detto addio non solo ad un maestro in cucina ma anche nella vita: “Un maestro ti aiuta anche a diventare uomo ed è quello che mi è accaduto stando vicino a lui”, ha commentato, come riporta Corriere.it. Ci sono poi le parole di Ernst Knam che a Repubblica ha commentato: “È stato il numero uno, l’innovatore per eccellenza. La città gli dedichi un museo magari organizzando una serata con noi allievi”. Ed ancora Bruno Barbieri che su Twitter ha affidato il suo sentito messaggio di addio: “Per tutti noi sei stato un grande maestro ci mancherai!!! Grazie Gualtiero”. Infine Antonino Cannavacciuolo, altro star-chef della tv e giudice di MasterChef che ai microfoni di Radio Capital ha ribadito: “Era il top, il Maradona degli chef”.