Cecilia, la scimpanzè costretta a vivere nella gabbia dello zoo di Mendoza, in Argentina, è finalmente libera. A far sì che il primate fosse trasferito nella riserva naturale di Sorocaba, nello stato di San Paolo, è stata una sentenza definita storica dalle associazioni animaliste risalente ad alcuni mesi fa, diventata effettiva soltanto da pochi giorni. Cecilia, 19 anni, nata in cattività all’interno dello zoo argentino ritenuto tra le peggiori strutture del Paese, dopo la morte di due suoi compagni era rimasta da sola in gabbia “depressa dalla solitudine, in pochi metri di spazio”. Il giudice Maria Alejandra Mauricio, che ha firmato la sentenza consentendo a Cecilia di raggiungere altri suoi 50 simili all’interno di una riserva protetta verdeoro, ha chiarito che “non è possibile negare che questi grandi primati, come gli scimpanzé, sono esseri senzienti, e per questo soggetti a diritti non umani. Come quello fondamentale a nascere, vivere, crescere e morire nell’ambiente proprio alla loro specie. Non sono oggetti da esposizione come accade negli Zoo neanche fossero opere artistiche create dall’uomo”. Clicca qui per le prime immagini di Cecilia libera!
Determinante affinché la scimpanzè Cecilia ottenesse la tanto agnota libertà è stato il riconoscimento del principio giuridico dell’habeus corpus. Si tratta di un principio che è possibile trovare ad esempio nel diritto anglosassone (letteralmente “che abbia corpo”) e che dal XVII secolo in avanti sancisce l’inviolabilità della persona, intesa come il diritto alla libertà individuale contro l’azione arbitraria dello Stato. La battaglia per la libertà di Cecilia, iniziata alcuni anni fa da una Ong locale, potrebbe, come si suol dire, fare giurisprudenza. Questo, almeno, è l’auspicio espresso dall’avvocato Manuela Giacomini dello studio Conte&Giacomini di Genova, specializzato in diritto degli animali, a Guido Minciotti de Il Sole 24 Ore:”Anche legislatori e giudici europei facciano tesoro di questa preziosissima pronuncia e la utilizzino come spunto per liberare finalmente gli animali dagli zoo, dai circhi e dagli acquari e impedire che altri esseri viventi innocenti vengano strappati dal loro habitat naturale”.