High Times, nota rivista americana che viene pubblicata dal 1974 e che si occupa di promuovere droghe varie, ha pubblicato un articolo ripreso anche da alcuni media online anglo sassoni. La tesi dell’articolo è che Gesù fosse un guaritore che facesse uso di sostanze stupefacenti per ottenere i suoi risultati. Avrebbe infatti fatto uso dii “kaneh-bosem” un estratto della cannabis. Per arrivare a questo risultato, l’autore dell’articolo avrebbe indagato sui testi sacri. Anche l’incenso usato dal figlio di Dio avrebbe avuto estratti della cannabis. La cannabis, ha commentato un docente di mitologia classica all’università di Boston, era ben conosciuta dal popolo ebraico di quei tempi. Ecco perché sempre secondo il docente anche Gesù ne avrebbe fatto uso. Inserire alti potenziali di cannabis negli oli e negli unguenti permette tramite l’assorbimento nella pelle di ottenere gli stessi risultati che si hanno fumando o mangiando la droga. Nell’articolo si dice come Gesù avesse unto con l’olio i suoi discepoli e li avesse incoraggiati a fare altrettanto con i loro seguaci. Si cita poi il caso di due guarigioni, a un occhio e alla pelle rispettivamente, documentante nel vangelo. La conclusione dell’articolo è alquanto bizzarra e inedita: se l’uso di queste pozioni alla cannabis è ciò che ha reso Gesù e i suoi discepoli dei cristiani, allora perseguitare coloro che fanno uso di cannabis è anti cristiano.