È nato a Montemor-o-Novo, in Portogallo, l‘8 marzo 1495. A soli otto anni, dopo essere fuggito di casa, si stabilì ad Oropesa, in Spagna, dove trovò accoglienza presso la famiglia di Francesco Sid. Restò qui per un tempo relativamente lungo e nel frattempo il santo svolse delle mansioni umili come quella di pastore e contadino. Una volta compiuti i 27 anni abbandonò questa zona per partire e prendere parte a diverse battaglie nel ruolo di soldato di ventura. In un tempo successivo a questi ultimi avvenimenti san Giovanni di Dio pose fine alla sua carriera militare e cominciò a viaggiare in lungo ed in largo per l’Europa fino a quando non prese la decisione di fermarsi per un breve periodo. Dapprima si sistemò in Africa dove lavorò come bracciante e poi a Gibilterra dove se la cavò facendo il venditore ambulante. Dopo tutto questo si stabilì, questa volta in modo definitivo, a Granada dove decise di intraprendere la carriera di commerciante apprendo una libreria di piccole dimensioni. In questa città avvenne anche il cambiamento che lo portò all’abbraccio con la spiritualità. Questo importante avvenimento fu la conseguenza di una predica fatta da San Giovanni d’Avila che lo portò alla decisione di dare ascolto la sua vocazione religiosa che già da tempo stava maturando dentro di lui. Di punto in bianco decise di vendere la sua attività e di spogliarsi della ricchezza ottenuta e degli abiti per scendere in strada a chiedere ai passanti una piccola opera caritatevole dicendo loro una frase semplice ma carica di significato che diventò immediatamente il suo emblema ” Fate del bene, fratelli, a voi stessi” . Donò tutto quello che riuscì a racimolare alle persone più bisognose. Questa scelta non fu capita e venne rinchiuso in un manicomio. Una volta uscito da questa struttura segui con maggior forza la sua vocazione e fondò egli stesso un ospedale. In questo modo san Giovanni di Dio poté dare in prima persona assistenza ai poveri ed ai bisognosi in genere ottenendo successo, in termini di miglioramenti, soprattutto con quei pazienti che soffrivano di disturbi mentali. E’ ricordato anche per aver teso una mano alle prostitute aiutando loro ad integrarsi nella comunità. Questo santo riunì tutti coloro che si erano uniti alla sua causa in un ordine chiamato e conosciuto come l’Ordine dei Fratelli Ospedalieri. Morì a Granada all’età di soli 55 anni l’8 marzo 1550. La canonizzazione avvenne nell’anno 1960 ad opera di Papa Alessandro VIII.
San Giovanni di Dio è il patrono della cittadina di Troia, un comune italiano di modeste dimensioni della provincia di Foggia collocato nelle strette vicinanze del Tavoliere delle Puglie. Questa piccola cittadina è conosciuta ed apprezzata per la presenza di borghi medievali che la rendono veramente caratteristica e per il suo grande patrimonio artistico (tra cui una concattedrale in stile romanico che custodisce al suo interno un rosone ad undici raggi unico al mondo). E’ proprio in questo comune che san Giovanni di Dio viene particolarmente sentito e celebrato anche grazie ai miracoli a lui attribuiti.
Le celebrazioni che si svolgono prevedono, oltre alla santa messa e le preghiere, anche diverse processioni. Durante queste manifestazioni vengono trasportate le sue reliquie e la statua del santo nella Cattedrale di Santa Maria Assunta dove resteranno entrambe esposte ai fedeli durante le vaie celebrazioni liturgiche. I festeggiamenti non sono solamente a tema religioso, questi interessano, infatti, anche un aspetto più ludico e fanno si che Troia venga a vestirsi a festa con luminarie, negozi aperti ed uno spettacolo di fuochi artificiali.
non è l’unico santo che viene ricordato l’8 marzo. Questo giorno è dedicato anche a: i Santi Appollonio e Filemone, San Botmaele, San Litifredo di Pavia, San Senano, San Veremondo, Beato Bernardo Montagudo e Beato Carlo Catalano.