E’ indagato per omicidio colposo Massimo Carrera, ex calciatore di 46 anni di Juventus e Atalanta, dopo l’incidente nel quale, alla guida dalla sua Mercedes R, ha investito due studentesse universitarie bergamasche 23enni, causandone la morte.
Lui si dice «distrutto» «devastato», e giura: «mi sono accorto di quell’auto solo quando mi ci sono scontrato», riferendosi alle vetture ferme sulla A4 Milano-Bergamo all’altezza di Dalmine in seguito ad un precedente impatto. «Era buio e non c’era nessuna segnalazione dell’incidente. Io avevo in macchina mia moglie e quattro ragazzine quindicenni fra le quali mia figlia. Non andavo forte ma non ho potuto fare niente lo stesso per evitare quella macchina in mezzo alla strada. Me la sono ritrovata davanti tutt’a un tratto, era a fari spenti…», ha aggiunto. Assieme a Carrera sono indagati per il medesimo reato due automobilisti che, prima dell’ex calciatore, si erano scontrati con l’auto delle ragazze. Si tratta di un vicentino di 38 anni alla guida di una Fiat Punto e di un uomo al volante di una Mercedes ML.
Gli investigatori potranno avvalersi, cosa decisamente rara, delle riprese di una telecamera della Società autostrade che ha filmato tutto e delle rilevazioni di un Tutor. Nel video si vedrebbe chiaramente la Punto che, dopo un sorpasso, tampona la Ka delle studentesse. Poco dopo l’auto viene nuovamente urtata da una Mercedes e, mentre si trova ormai di traverso ferma in mezzo alla strada, viene centrata in pieno dall’auto di Carrera. In molti si chiedono come è possibile che l’ex calciatore non abbia visto le automobili ferme in mezzo alla strada e perché, come si evince dal video, non abbia effettuato un accenno di frenata.
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