Continuano le indagini sulla morte di Fortuna Loffredo, la piccola di sei anni di Caivano in provincia di Napoli che due anni fa è precipitata dall’ottavo piano del palazzo in cui abitava. Negli ultimi giorni è emersa una realtà di presunti abusi sessuali ai danni di alcuni bambini dello stabile del Parco Verde dove abitava anche il piccolo Antonio Giglio morto in circostanze analoghe a quelle di Fortuna: anche il bimbo, di 4 anni, è precipitato dal settimo piano del palazzo e ora si indaga per omicidio volotario. Per la morte di Fortuna Loffredo è stato arrestato Raimondo Caputo con l’accusa di aver ucciso e abusato della bambina: l’uomo era già in carcere perché accusato di violenza sessuale ai danni della figlia 12enne della compagna Marianna Fabozzi, mamma di Antonio. La svolta nelle indagini è arrivata proprio dopo la confessione della bambina amica di Fortuna, che “ha ammesso di essere stata ripetutamente violentata da Caputo”, come riporta il Corriere Adriatico che riferisce le parole della piccola lette durante la trasmissione Chi l’ha visto: “Finalmente ho detto la verità”, ha scritto la piccola, “lui deve pagare”.
Novità nelle indagini sulla morte di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni precipitata due anni fa dall’ottavo piano del palazzo in cui abitava a Caivano, nel napoletano. Ad essere accusato di aver ucciso e abusato della piccola è Raimondo Caputo, compagno della mamma del piccolo Antonio Giglio morto in circostanze analoghe a quelle di Fortuna, un anno prima. E sul piccolo Antonio il reato per il quale indaga la Procura di Napoli è stato modificato da omicidio colposo a omicidio volontario, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos. Antonio aveva 4 anni quando è morto cadendo dal settimo piano dello stesso palazzo in cui abitava Fortuna Loffredo. In base alla prima ricostruzione dei fatti la caduta di Antonio fu considerata un incidente: “La versione della madre e della nonna è che Antonio era solo nella stanza quando si era affacciato alla finestra per guardare un elicottero e, sporgendosi troppo, era caduto. Secondo la sorella dell’uomo arrestato, invece, nella stanza con il bambino era presente anche la madre”.
Le indagini sull’omicidio della piccola Fortuna Loffredo non si fermano dopo la svolta avvenuta con l’arresto del suo presunto assassino-orco Raimondo Caputo, ma anzi potrebbero presto estendersi ad altri abitanti dello stabile nel Parco Verde di Caivano. Intanto, come fa sapere l’Ansa, la Procura di Napoli avrebbe espresso l’intenzione di chiedere al Gip l’incidente probatorio durante il quale saranno ascoltate nuovamente le tre figlie di Marianna Fabozzi, compagna di Caputo e madre del piccolo Antonio Giglio, anche lui morto in circostanze simili a quelle di Fortuna Loffredo, un anno prima. Lo stesso Caputo, risponderebbe di ripetuti abusi sessuali non solo nei confronti di Fortuna ma anche delle tre figliastre. Intanto, nella mattinata di ieri è stato compiuto un sopralluogo nel Parco Verde di Caivano, luogo in cui persero la vita Fortuna Loffredo e prima di lei Antonio Giglio, da parte della criminologa Roberta Bruzzone. Quest’ultima, nominata consulente dai legali del padre e dei nonni della piccola Fortuna, sarebbe stata accompagnata dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani. Successivamente insieme ai padri dei due bimbi uccisi avrebbe fatto visita presso la scuola frequentata da Fortuna Loffredo e dall’amichetta undicenne che ha permesso la svolta nel caso in seguito alle sue importanti testimonianze che avrebbero portato all’arresto del presunto responsabile. La Bruzzone, giunta a Caivano con l’intenzione di fare chiarezza su un giallo complesso, come riporta LaPresse avrebbe evidenziato il quadro inquietante nel quale sarebbe avvenuto il delitto di Fortuna Loffredo, asserendo: “Bambini a rischio qui ce ne sono molti altri, naturalmente il mio incarico di ricostruire l’intera vicenda riguarda Fortuna Loffredo e Antonio, ma è chiaro che qui lo scenario è molto complesso, ci sono parecchie cose su cui fare luce”.