Un nuovo caso di Seu, la sindrome emolitico-uremica, è stato segnalato nelle passate ore in Puglia. A riportare la notizia è il quotidiano Repubblica.it secondo il quale la vittima sarebbe un bambino di otto anni residente in provincia di Foggia. Il piccolo si trova attualmente ricoverato presso l’ospedale pediatrico di Bari, Giovanni XXIII. I primi sintomi sarebbero emersi già nei giorni scorsi, quando il bambino si trovava in vacanza con la famiglia in Emilia Romagna ma un peggioramento evidente è avvenuto solo lo scorso giovedì 31 agosto. Dopo il primo ricovero presso la struttura ospedaliera Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, il bambino è poi stato trasferito presso l’ospedale barese specializzato nella cura della sindrome emolitico-uremica. Il piccolo paziente, le cui condizioni di salute al momento appaiono stabili, dovrà essere sottoposto a dialisi, mentre lo staff medico ha già predisposto la sorveglianza epidemiologica al fine di risalire alla fonte della malattia, anche se i sanitari sembrano essere concorsi sul fatto che la Seu avrebbe avuto origine molto probabilmente nella Regione in cui la famiglia è stata in vacanza.
DIMESSA BAMBINA FRANCESE DI 18 MESI
Quello del bambino pugliese non rappresenta il solo caso di Seu. Proprio dal medesimo reparto di Nefrologia in cui è ora ricoverato il piccolo, nelle passate ore è stata dimessa la bambina francese di appena 18 mesi, anche lei colpita dalla sindrome emolitico-uremica mentre si trovava in vacanza in una masseria in Salento. La piccola era ricoverata nel nosocomio barese dallo scorso 20 agosto. Negli stessi giorni fu ricoverata insieme a lei anche un’altra bambina di Corato la quale però sfortunatamente non ce l’ha fatta morendo pochi giorni dopo. Si trattava di un ulteriore caso di Seu. Ma cos’è nel dettaglio questa malattia pericolosa? Si tratta innanzitutto di una patologia rara che colpisce in particolare bambini ed anziani provocando una insufficienza renale molto acuta. Nel 90% dei casi segnalati, la Seu rappresenta una complicanza di un’infezione intestinale batterica causata da ceppi di escherichia coli artefici di una tossica potente. L’infezione può essere trasmessa o per via alimentare ma anche per via oro-fecale.