A Le Iene è andato in onda il servizio de Le Iene su Pietro Capuana, il “santone” venerato da migliaia di persone al punto tale da considerarlo un santo. È finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver violentato delle ragazzine. «Se una ragazza si rifiutava di fare i servizi sessuali, lui le faceva sentire una nullità: “Fai schifo, non vali nulla”. E lui puntava a quelle più deboli», racconta la trasmissione di Italia, che ha raccolto nuove testimonianze. «Credevamo tutti che fosse lo Spirito Santo. Faceva le sue locuzioni, si ascoltava in silenzio, poi tutte le ragazzine lo accerchiavano e lui sceglieva con chi ballare. », racconta una testimone che ha deciso di metterci la faccia. Nel servizio di Giulio Golia mandato in onda oggi parla anche la mamma di una vittima: «Non è giusto mandarlo agli arresti domiciliari proprio là dove ha commesso gli abusi sessuali». Al termine del servizio Giulio Golia si è lasciato andare ad un commento: «Guardare le ragazze negli occhi ti devasta». (agg. di Silvana Palazzo)
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PIETRO CAPUANA, NUOVE TESTIMONIANZE A LE IENE
Il programma “Le Iene” torna ad occuparsi di Pietro Capuana, il “santone” a capo di una comunità di ispirazione cattolica di Aci Bonaccorsi. Dall’8 febbraio di quest’anno è agli arresti domiciliari: Capuana è accusato infatti di presunti abusi sessuali su minori nell’ambito del procedimento chiamato “I 12 Apostoli”. La Iena Giulio Golia ha realizzato un nuovo servizio che mostrerà nuove scioccanti testimonianze. Capuana, che si trovava nel carcere di Siracusa, era stato arrestato insieme ad altre persone lo scorso 2 agosto. Agli arresti domiciliari sono finite anche le tre donne considerate le sue “fiancheggiatrici”, Rosaria Giuffrida, Fabiola Raciti e Katia Concetta Scarpignato. Le donne sono accusate di aver fatto parte del “cerchio magico” le cui finalità, secondo l’accusa, erano finalizzate al convincimento e alla cooptazione delle bambine di cui Pietro Capuana avrebbe abusato più volte. Per l’accusa è a capo infatti di una setta pseudo religiosa con manipolazioni psicologiche nei confronti delle minorenni che sarebbero state plagiate e convinte a donarsi “all’Arcangelo”.
PIETRO CAPUANA, LA SETTA “I 12 APOSTOLI”
È rimasto solo sei mesi in carcere Pietro Capuana, il “santone” della comunità di Lavinia ad Aci Bonaccorsi, nel Catanese. Anche il programma “Quarto Grado” si è occupato del caso. Gli abusi, stando a quanto riportato da Tgcom24, sarebbero andati avanti da 25 anni, ma c’è chi difende Capuano ed è pronto a giurare che “non si considerava assolutamente la reincarnazione di un arcangelo, in comunità c’erano tutte persone per bene”. In questi termini ha parlato una delle responsabili dell’associazione ai microfoni del programma condotto da Gianluigi Nuzzi. «Credo che lo abbiano fatto solamente per estorcere denaro», ha aggiunto provando a spiegare la ragione per la quale le ragazzine lo amebeo denunciato. In quella puntata andò in onda una testimonianza choc di una ragazza secondo cui le altre avrebbero inventato tutto: «Difenderei Piero fino alla morte, così come difenderei mio padre e mia madre. Tutta questa storia è un complotto».